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Il Premio Letterario
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Y. Cellario, A.S. Gallo, A. Rinaldi, J. Gamba e i genitori di Rinaldi (Ft.©WSM/Colman)
La biblioteca del Liceo Alberto I ha ospitato la cerimonia della prima consegna del concorso letterario liceale riservato agli studenti nel Principato. “Con grande piacere la Libreria Numerica di Monaco assegna questo primo premio ad Alessandro Rinaldi per la sua opera La bancarotta sorprendente parallelo con il 21 marzo 1787 ed i giorni nostri”.
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della Libreria Numerica
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La giuria, i premiati e le autorità presenti (Ft©WSM/Colman)
Così la signora Yvette Cellario ha iniziato la cerimonia di apertura della consegna del premio, alla presenza di varie autorità monegasche, il ministro Roger e i consiglieri Masseron e Valeri, il presidente del Conseil National, la direttrice dell'educazione nazionale Bonnal il preside del liceo Pierre Cellario ed altri presenti. L'opera di Rinaldi ha ricevuto anche il premio speciale letterario Fabian Boisson, presente Jacques Boisson, padre dello scomparso Fabian che fu un appassionato di letteratura. Una menzione d'onore della giuria a July Gamba e Anne Sophie Gallo per una novella che ha ricevuto l'attenzione per la qualità, lo stile e la carica emozionale trasmessa. Per il prossimo anno è previsto un progetto con nuovo soggetto ma questo sarà argomento per il premio del 2013
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NASCE L'ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DEL MUSEO OCEANOGRAFICO DI MONACO
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Martedì 16 ottobre 2012. Alcuni membri del consiglio di amministrazione davanti alla placca dedicata alla nascita dell’associazione: da sinistra Robert Calcagno, Silvia Marzocco, Pieter Bogaardt, Werner Peyer, Vladimir Semenikhin, Paolo Marzocco, Francesca Traldi, (ft.©WSM/Colman)
Il direttore dell’Istituto Oceanografico, Robert Calcagno ha presentato ufficialmente la nascita dell’Associazione Amis du Musée Océanographique de Monaco presieduta dal collezionista d’arte olandese Pieter Bogaardt. Obiettivo dell’associazione riunire al suo interno tutte quelle persone che desiderano promuovere lo sviluppo e l’espansione del Museo sostenendo diverse azioni nel settore della conoscenza e della protezione degli oceani. L’associazione promuoverà il mecenatismo, realizzerà delle collaborazioni, creando una cassa di risonanza per tutti gli eventi. Il Museo Oceanografico potrà avvalersi della competenza dei membri del consiglio di amministrazione. Tutti possono iscriversi a les Amis du Musée Océanographique de Monaco, a scelta si può diventare soci Découverte (scoperta) 100 euro, Fidélité (fedeltà) 1000 euro, Passion (appassionati) 5000 euro, Bienfaiteur – Membre à Vie (benefattori-membri a vita) 50.000 euro all’anno. Oltre ai vari vantaggi che offrirà l’iscrizione, ci sarà tutto il lato legato al volontariato, per cui i soci che vorranno, potranno fare conoscere e perenizzare, l’opera iniziata dal fondatore il Principe Albert I: il mare e l’arte in un connubbio di grande successo.
Per informazioni tel: (+377) 93 15 36 63 oppure www.oceano.org sarete direttamente nella pagina degli Amici del Museo
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MUSEO OCEANOGRAFICO protagonista della Giornata del Patrimonio
Sabato 14 ottobre 2012. Albert I (ft.©M.Oceano)
Domenica 14 ottobre il Principato di Monaco celebra la 17a giornata del Patrimonio Europeo, organizzata da Les Affaires Culturelles. La tematica di quest’anno sarà: Albert Ier de Monaco (1848-1922) : Science, Lumière et Paix.
Per questa occasione il Museo Oceanografico spalancherà le sue porte a tutti i visitatori con biglietti a tariffe eccezionali: 4€ dai 4 ai 18 anni e 8€ per gli adulti.
Per scoprire la storia del museo e del suo eccezionale fondatore, il Principe Albert I. Il direttore dell'Istituto Oceanografico, Robert Calcagno, terrà una conferenza proprio sulla figura del Principe Albert I, grande appassioanto di oceanografia e di arti.
Museo Ocenaografico a Monaco Ville: orario di apertura dalle ore 10 alle 18
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Grace Kelly and other Icons
Venerdì 12 ottobre 2012, (ft.©WSM/Colman)
Il Principato di Monaco è ricco di eventi d’arte, molti dei quali si svolgono anche all’interno di banche. Sono esposizioni che durano anche un mese oppure performance di una sera. La Banque Havilland, in collaborazione con l'uomo d'affari Zsolt Lavotha propone fino al 30 novembre la mostra di Fabian Edelstam intitolata “Grace Kelly and other Icons”. L’artista svedese-parigino propone quadri che rappresentano icone della nostra società. Particolare la tecnica mista usata da Edelstam: pittura e fotografia. La foto del soggetto è poi ridotta in mosaico, dopodiché l’immagine é riscotruita lasciando alcuni spazi vuoti: “Sono i vuoti della nostra memoria e dei nostri ricordi; un viaggio nella memoria personale e collettiva”, spiega l’artista. Omaggiate la Principessa Grace, Marilyn Monroe, l’emiro Sheik Zayed e la più alta torre del mondo la Burj Khalifa.
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Philippe Paschkes: AFRICA
Giovedì 11 ottobre 2012, (ft.©Hervé Zorgniotti)
Un nuovo evento anima il Grimaldi Forum e più precisamente al suo interno il Café llorca. In mostra le splendide fotografie di Philippe Paschkes dedicate all’Africa. “Si tratta della prima di una serie di esposizioni fotografiche, per presentare nuovi artisti – ci spiega Veronique Freycapo progetto – Ci è sembrata un’ottima idea mettere a disposizione le pareti del grande ristorante per lanciare nuovi artisti”. Sicuramente il fotografo che apre questa serie di mostre è di altissimo livello. Una ventina di fotografie in omaggio all’Africa; in maggioranza ritratti o scatti dedicati a particolari, si ha la sensazione di sfogliare un libro fotografico. Ma come nasce questo servizio? Lo abbiamo chiesto a Philippe Paschkes:"E' stata una mia esigenza personale. Nasco come stilista ma ho lavorato per 30 anni sui set di moda come parrucchiere e truccatore. Sono stato spesso in Africa per lavoro e la disparità tra la poverà estrema e la ricchezza e lo spreco dei nostri alberghi mi era insopportabile. Ho deciso pertanto di dare un contributo".
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Paschkes da prima prova a sensibilizzare i colleghi fotografi che lavorano per le grandi agenzie di moda internazionali, per dedicare una parte del loro tempo al suo progetto: realizzare una mostra fotografica dedicata all’Africa e con la vendita delle fotografie finanziere o contribuire ad un progetto per aiutare i bambini di quel Paese.
Purtroppo Philippe non trova la solidarietà dei colleghi e così, dopo tanti anni decide di tirare fuori tutte le sue capacità artistiche di creare il servizio da solo.
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Un bustier disegnato e cucito da Philippe, (ft.©WSM/Colman)
“Con il mio lavoro ho appreso molto sulla fotografia ed i set fotografici. Avevo un’idea in testa, ho trovato i modelli, tutti professionisti che hanno accettato con entusiasmo l’idea, ho disegnato e cucito i costumi personalmente, realizzato i fondali del set, (questi grazie all’aiuto dell’amica artista Anne Domenech), truccato e vestito i modelli e poi ho scattato”. Un successo e la nascita di un nuovo grande fotgrafo: Philippe Paschkes nato a Beaulieu sur Mer, fotografo a New York ispirato dall’Africa. L’esposizione sarà visibile fino alla fine di ottobre.
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Le TAVOLOZZE di Mario Berrino
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Giovedì 4 ottobre 2012. Luisella Berrino, (ft.©WSM/Colman)
TAVOLOZZE è il titolo della retrospettiva dedicata al pittore Mario Berrino. All’interno della Galerie Berrino, la figlia Luisella in ricordo del padre, pittore che con i suoi quadri ricchi di gioia e di colore, portava il buon umore a coloro che li guardavano, ha esposto una quarantina di opere degli anni ’70. I temi cari a Berrino ci sono tutti: il mare, i contadini nei campi, gli adorati fiori, le portatrici, gli animali. Si osservano i colpi di spatola più ampi rispetto ai lavori della maturità e l'uso dei colori differente.
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“Abbiamo deciso di chiamare questa mostra Tavolozze perché abbiamo esposto le tavolozze che mio padre usava per i colori quando dipingeva un quadro –spiega Luisella Berrino – solo che lui non utilizzava le classiche, quelle con il buco per il pollice per intenderci. Lui prendeva delle tavolette di legno e quando aveva terminato il quadro le trasformava in piccoli quadretti!”. Le Tavolozze sono esposte come gli altri quadri ma riconoscibili perché montate su vetro, dei piccoli gioielli pieni di vita!
Galerie Berrino, 19 rue Basse, Monaco Ville.
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L'ATELIER SCHLOMOFF,100 RITRATTI
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Lunedì 1 ottobre 2012. Inaugurazione ufficiale: da sinistra J-C. Curau, direttore des Affaires Culturelles, J. Schlomoff, M. Roger ministro di Stato, P. Masseron, ministro dell’interno, (ft.©Charles Franch/CdP)
La Direzione degli Affari Culturali del Principato ha presentato una nuova interessante esposizione fotografica alla Salle Quai Antoine 1er: 100 Ritratti di Jérôme Schlomoff. Fotografo ufficiale della Fondation Prince Pierre, lavora ai ritratti dal 1982, una vera passione che lo ha portato a costruire questa mostra con le immagini scattate ai vincitori del Premio. Schlomoff, che vive ad Amsterdam è appassionato anche di architettura e cinema, per i suoi lavori utilizza un apparecchio fotografico a foro stenopeico 35 mm., una macchina in cartone da lui stesso costruita; nella mostra uno spazio è riservato proprio alla camera oscura stenopeica. Infine un tavolo di lettura permette ai visitatori di scoprire i legami del fotografo con gli scrittori intorno al tema dei ritratti. La mostra sarà visibile fino al 21 ottobre.
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Quando fioriscono... le sculture, di M. Cillario
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Venerdì 28 settembre 2012. Patrick Moya, (ft.©M.Cillario)
Nonostante il tempo grigio d’inizio autunno il Giardino Esotico si è riempito di colori grazie al vernissage “Quand fleurissant les sculptures” (“Quando fioriscono le sculture” ndr) che, come già lo scorso anno, ha radunato le opere di alcuni fra i migliori artisti che lavorano a Monaco e sulla Costa Azzurra. L’esposizione, organizzata dal Comitato Nazionale Monegasco dell’AIAP (Associazione Internazionale di Arti Plastiche) presso l’UNESCO, la cui direzione è affidata a Marie-Laure Pastorelli, durerà fino al 5 novembre prossimo. Passeggiando fra le piante del giardino si potranno ammirare le sculture di Greta Alessio, Michel Anthony, Blake, Giacinto Formentini, Tuula Hirvonen, Dena Lyons, Gilles Marchisio, Cristina Marques, Richard Mas, Claude Morin, Moya, Michèle Rousseau, Marthes Rubes, Ana Tzanev, Michèle Kleijnen. La kermesse ospita anche una mostra fotografica che ha come soggetto la botanica: “Noir Plaisir” foto su tela di Jean-Luc Thibault.
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Da sinistra Wendy Lauwers e Anne Mas moglie dello scultore Richard con l'opera Trognon de pomme
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Foto di gruppo di tutti gli artisti, a sinistra Marie-Laure Pastorelli
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KENZO, DAGLI ABITI AI GIOIELLI
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Martedì 25 settembre 2012, Da sinistra: Kenzo, S.A.R. la Principessa di Hannover, Vianney D'Alencon direttore di "10 Royale" (ft.©Gaetan Luci/Palais Princier)
Presentata alla SEM Art Gallery l’esposizione di alta gioielleria firmata da Kenzo Takada. Un’esclusiva che ha visto la visita anche di S.A.R. la Principessa di Hannover. Le bellissime 20 creazioni in diamanti sono state esposte dentro gabbiette bianche appese al soffitto. Come nella moda Kenzo adora i fiori che tornano anche nei gioielli. La linea è stata realizzata in collaborazione con l’atelier di alta gioielleria “10 Royale” .
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L'ALTRA META' DELL'IRAN:L'ARTE DELLE DONNE di Chantal Sobra
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Sabato 22 settembre 2012, City Girls di S.Aliabadi, (ft.©C.Sobra)
La SEM-ART Gallery presenta fino al 20 dicembre una mostra molto interessante con opere realizzate da artiste iraniane. L’obiettivo della commissaria dell’esposizione, Nina Moaddel, anche lei iraniana, è quello di svelare la condizione femminile del suo Paese dove, anche se non usufruiscono degli stessi diritti degli uomini, le donne sono molto forti e rivendicano il diritto di fare “ciò che vogliono”. L’arte è uno dei mezzi d’espressione di cui le donne si servono per affermarsi, con un contenuto emozionale molto forte, aiutate dallo sviluppo delle tecniche di comunicazione, la maturità del paesaggio culturale e la nascita di nuove forme di espressione. La scena artistica contemporanea è molto attiva in Iran dagli anni’70 e molte gallerie sono dirette da donne. Alcune artiste sentono il desiderio di dare un’altra immagine della donna iraniana. Così come i ritratti di Shirin Aliabadi ci mostrano una serie di City Girls con i capelli ossigentati ed un modernismo quasi eccessivo.
La SEM-ART Gallery présente un très bel ensemble d’œuvres d’artistes féminines iraniennes. L’objectif de la Commissaire de l’exposition, Nina Moaddel, elle-même iranienne, est de dévoiler la condition féminine de son Pays où bien que ne bénéficiant pas des mêmes droits que les hommes, les femmes sont très fortes et revendiquent le droit de faire « ce qu’elles veulent ». L’art est un des moyens d’expression dont elles se servent pour s’affirmer, avec un contenu émotionnel très fort, aidées par le développement des techniques de communication, la plus grande maturité du paysage culturel et l’apparition de nouvelles formes d’expression. La scène artistique contemporaine est très active depuis les années ‘70 en Iran, et de nombreuses galeries du pays sont dirigées par des femmes. Chez certaines artistes, on sent le désir de donner de la femme iranienne une autre image. Ainsi les portraits de Shirin Aliabadi nous montrent une série de City Girls fardées et aux cheveux décolorés d’un modernisme presque excessif.
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Shadi Ghadirian (foto) espone donne completamente velate dallo tchador tradizionale iraniano ma il cui volto è sostituito da utensili di cucina : una certa dimensione comica ma anche un modo di trattare le questioni sociali d’attualità. Monir Shahroudy Farmanfarmaian lavora gli specchi, tradizione persiana vecchia di 3 mila anni che lei lavora come mosaico, seguendo i principi della geometria islamica. Bita Vakili invece evoca galassie in cui masse di colori si mescolano; Masha Karamizadeh crea sculture lavorando sui contrasti tra minuscole particelle e forme imponenti; Golnaz Fathi realizza quadri, combinazione di calligrafie tradizionali iraniane e pitture impressioniste. Attraverso queste opere molto diverse le artiste iraniane hanno molte cose da dire e da condividere.
Shadi Ghadirian expose des femmes entièrement voilées par le tchador traditionnel iranien, mais dont le visage est remplacé par des ustensiles de cuisine : une certaine dimension comique, mais aussi une façon de traiter les questions sociales d’actualité. Monir Shahroudy Farmanfarmaian travaille les miroirs, tradition persane vieille de 3000 ans, qu’elle assemble en splendides mosaïques, suivant les principes de la géométrie islamique. On peut également admirer les œuvres de Bita Vakili, qui évoquent des galaxies où des masses de couleurs s’entremêlent, les sculptures de Masha Karamizadeh, qui travaille sur les contrastes entre minuscules particules et formes imposantes, les tableaux de Golnaz Fathi, combinaisons de calligraphie traditionnelle iranienne et de peinture expressionniste. A travers ces œuvres très différentes, les artistes iraniennes ont beaucoup de choses à exprimer et à nous faire partager!
SEM-ART Gallery, jusqu’au 20 décembre 2012
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Le immagini di Eckstein alla Maison d’Art
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Giovedì 20 settembre 2012. Holger Eckstein e Marietta Vinci-Corsini della Maison d'Art, (ft.©WSM/Colman)
La Maison d’Art ha registrato un grande successo di pubblico per la mostra del fotografo tedesco Holger Eckstein. Moda e pubblicità le sue grandi passioni: partito da Colonia, Eckstein lavora tra Milano e Parigi, dove costruisce la sua carriera e poi New York per un’esperienza totale! Nell’esposizione, ritratti eccezionali di Carla Bruni, la trsformazione dell’attrice Charlize Theron in Marylin Monroe e poi i più caratteristici palazzi di New York. Originali le foto di momenti sportivi, trattate in modo da dare movimento all’immagine. La foto più bella: una gigantografia di un immenso parco di aerei fotografato dall’alto (ft.).
Maison d’Art, 27 avenue de la Costa
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L'EVOLUZIONE DI BLAKE, di Monica Cillario
Sabato 15 settembre 2012, Angel Valoel,(ft.©M.Cillario)
Presso l’AIAP-UNESCO di Monaco, al Quai Antoine I, è stata inaugurata una nuova serie di lavori dello scultore Blake, noto a tutti gli amanti dell’arte nel Principato. Blake, che lavora nel suo atelier monegasco dal 1991, ha presentato otto angeli in bronzo.
“Ho scelto di creare degli angeli perché da sempre in tutte le tradizioni religiose rappresentano dei messaggeri che ci inviano messaggi meravigliosi ma la cui profondità e la cui bellezza hanno una natura arcana. - spiega Blake - Bisogna superare la superficie e cercare in profondità, ed è per questo che li ho raffigurati plasticamente aperti: la bellezza del loro messaggio va ricercata nell’interiorità".
L’esposizione durerà fino al 22 settembre.
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GILLES JACOBS INAUGURA ARTERNATIVELIGHT
Mercoledí 12 settembre 2012, Gilles Jacobs a colloquio con C.Colman,(ft.©WSM/Colman)
Seconda edizione di ARTERNATIVELIGHT allo chapiteau de Fontvieille dove, Gilles Jacobs, fotografo per passione e presidente del Festival del Cinema di Cannes, ha fatto da padrino a questa “alternativa” mostra di arte contemporanea. Fino al 16 settembre, oltre alle foto delle dive sul tappeto rosso della Croisette, firmate da Jacobs, si possono ammirare installazioni, quadri, sculture ed esibizioni di diversi artisti, pronti a spiegare le proprie opere anche ai visitatori meno esperti.
Spiega Gilles Jacobs a MonteCarloin: “Quello che mi interessa nella fotografia è rubare l’attimo del quotidiano. Amo fare le foto tra la gente, che sia alla stazione dei treni o nel negozio di alimentari. Il momento è importante, non mi interessa fare le inquadrature e mettere in posa le persone ed è per questo motivo che se prima giravo sempre con una macchina fotografica tascabile, oggi mi servo addirittura del telefonino.
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Sharone Stone fotografata da Gilles Jacobs.
MCin: Ama le nuove tecnologie? G.J.: Certamente. Quest’anno durante il festival del cinema a Cannes, ho voluto fare un omaggio al pubblico e durante le riunioni della giuria ho twittato una sequenza di immagini. Sono invece contrario all’uso di photoshop. La foto è bella nella sua naturalezza. MCin: Qui a ARTERNATIVELIGHT ha esposto una serie di fotografie di stars del cinema, qual è la sua preferita? G.J.: Senza dubbio quella che ho scattato a Sharone Stone. Le sono saltato davanti all’improvviso, mentre saliva le scale del Palazzo del Festival, lei è rimasta stupita e divertita nel vedere il suo amico che all’improvviso le scattava la foto. Quello è stato l’attimo da cogliere, una risata, fragorosa e naturale. Per un momento ha dimenticato di essere una diva, è stata se stessa, ed io ho fermato l’attimo! MCin: C ’è stata un’attrice che non è riuscito a fotografare e lo rimpiange?G.J.: Purtroppo si. Non sono mai riuscito a fotografare Romy Schneider, era molto bella e quando rideva illuminava tutto intorno a lei.
In immagini alcuni degli artisti e le loro opere
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Da sinistra: Caroline Jelmoni della Galerie du Forum Kamil, Sibylle Szaggars Redford, Kamil della Galerie du Forum Kamil e Benjamin Shine. Sullo sfondo le installazioni di Sibylle Redford.
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Benjamin Shine e la sua Liz, vincitore del Red Dot Design Award, conosciuto nel mondo per i suoi ritratti in tessuto
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Il pittore e scultore Gérard Pettiti, cattura l'essenza delle personalità nei suoi ritratti.
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Yves Hayat (a sinistra) con l'architetto-gallerista Kamil, a fianco della foto che rappresenta "Cristo" rapportato al dolore dell'attualità.
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Gli applausi di Owanto. L'iniziativa dell'artista è filmare la gente in varie parti del mondo mentre applaude e diffondere il messaggio attraverso i social network.
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ARTERNATIVELIGHT all'interno dello Chapiteau di Fontvieille
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L'ART BRE inaugurata da S.A.S. il PRINCIPE ALBERT II
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Domenica 9 settembre 2012 La Sfera Enigma di G.Meggiato, (ft.©WSM/Colman)
S.A.S. il Principe Albert II ed il sindaco di Roquebrune, Patrick Cesari, hanno inaugurato al Parc des Oliviers, l’esposizione L’Art Bre. Numerosi gli artisti che hanno esposto le loro opere, tra cui Mateo Mornar, che ad ogni scultura che vende, riversa una parte degli incassi alla FPA2, oppure l’italiano Gianfranco Meggiato che ha presentato la sua sfera Enigma. Molto ammirata la panchina degli innamorati di Kawther Al Abood e naturalmente la statua di Kees Verkade.
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La panchina di Kawther Al Abood
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Il cavallo alato di Mornar - Pegaso
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Robert Redford padrino di Art Er Native Light 2
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Mercoledì 5 settembre 2012. Da sinistra: Kira Fisher, Sibylle Redford, Caroline Jelmoni, Robert Redford, (ft.©WSM/Colman)
Vendita all’asta con sorpresa per Art Er Native Light 2 (Passioni nascoste d’Artista). Nel corso di una cena organizzata allo Chapiteau di Fontvieille dalle ideatrici della manifestazione, Kira Fisher e Manuela Law, sono state vendute nel corso di un’asta silenziosa, una quindicina di opere d’arte, tra quadri e sculture, di artisti internazionali. A fare da padrino alla serata l’attore Robert Redford accompagnato dalla moglieSibylle Szaggars-Redford. La signora Redford, anche lei pittrice, aveva scoperto in soffitta, alcuni disegni che il marito aveva fatto quando aveva 20 anni e voleva diventare un pittore e lo scorso anno, li aveva esposti durante la prima edizione di Art Er Native Light. Quest’anno Robert Redford ha deciso di dare all’asta una delle sue opere. I benefici della vendita della serata, andranno a favore della FPA2 (Fondation Prince Albert II de Monaco), Fight Aids Monaco, Monaco Aide & Presence e le Programme Arte et Créativité pour l’Education et l’Enfance (Futur Musée Alternatif ARCOL). L’appuntamento è per l’esposizione d’arte che si svolgerà allo Chapiteau di Fontvieille, dal 12 al 16 settembre in cui l’invitato d’onore sarà il grande fotografo Gilles Jacobs.
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Nella foto sopra alcune delle altre opere messe all'asta di beneficenza.
A sinistra nella foto il disegno posto all'asta firmato dall'allora ventenne Robert Redford.
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2° Salone Point Art Monaco
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Lunedì 3 settembre 2012 (ft.©Point Art MC)
2a edizione del Salone Point Art Monaco ad altissimo livello. Il Salone con questa edizione si afferma come incontro internazionale annuale del mondo dell’arte. Grandi opere classiche, moderne e contemporanee sono rimaste esposte per cinque giorni dal 29 agosto al 2 settembre, negli eleganti saloni dello Sporting d’Hiver
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Da sin: A. Ribolzi, il Ministro di Stato M. Roger, M. Vinci-Corsini, il Ministro dell'Interno P. Masseron
Spiega Marietta Vinci-Corsini, della Maison d’Art ed amministratore unico del Gruppo di Interesse Economico Point Art Monaco: “La mostra, al secondo anno, ha registrato un vero successo con un buon numero di vendite. C’è stato un grande entusiasmo tra espositori e visitatori”.
Il Salone, patrocinato da S.A.S. il Principe Albert II, ha visto la presenza anche di alcuni artisti contemporanei. Ad esporre non solo le importanti gallerie monegasche ma anche galleristi provenienti da Germania, Belgio e Svizzera.
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