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Acidificazione degli Oceani, di Luisella Berrino.
Sabato 5 febbraio. Oceani.(ft.©D.R.).
Si è tenuta nei giorni scorsi ad Okinawa in Giappone una riunione organizzata dal GIEC (gruppo intergovernativo di esperti sull'evoluzione del clima) alla quale ha partecipato il Professor Denis Allemand, direttore del Centro Scientifico di Monaco sul tema dell'acidificazione degli oceani, materia nella quale i ricercatori monegaschi sono molto competenti.Ottanta scienziati si sono confrontati sugli effetti biologici ed economici di questo fenomeno ed hanno stilato un rapporto sui cambiamenti climatici che dovrebbe essere pubblicato alla fine del 2014 . La partecipazione del Centro Scientifico di Monaco a questo simposio, rientra nel lavoro continuativo di ricerca del Principato in questo settore (in collaborazione con AIEA), che aveva già portato alla redazione di un documento adottato nel 2008 in occasione del convegno "Gli oceani in un mondo con un tasso elevato di CO2" tenutosi sotto l'egida della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell'Unesco.
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Risultati della termografia aerea.
Martedí 4 gennaio. Termografia di Monaco Ville. (ft.©Centre de Presse MC).
Lo scorso anno un aereo bimotore dotato di scanner ad infrarossi aveva sorvolato il Principato di Monaco per registrare l’immagine termica di tutti i tetti della città. Mercoledí 5 e giovedí 6 gennaio la Direzione dell’Ambiente presenterà al pubblico i risultati di questo studio. Lo stand si troverà all’interno della Galleria Commerciale di Fontvieille. Tutti potranno cosí vedere l’impronta termica del tetto della propria abitazione, scoprire visivamente l’eventuale dispersione di calore e capire cosa fare per correre ai ripari. Questa operazione rientra nel Piano “Energie Climat” voluto dal governo monegasco, il cui obiettivo mira ad aumentare del 20% l’efficacia energetica degli immobili rispetto al 2007. Il consumo energetico degli stabili ha un impatto significativo sul riscaldamento climatico. A Monaco rappresenta circa il 50% del consumo totale di energia e 31% di emissioni di gas ad effetto serra (GES), questa percentuale può diminuire ancora del 65%.
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Raccolta differenziata : abitanti sollecitati.
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Martedí 28 dicembre. (ft.©WSM/Colman).
Il Ministero dell’Ambiente di Monaco ha incontrato insieme alla SMA (Société Monegasque d’Assanissement) i 18 amministratori di immobili del Principato, con l’obiettivo di esaminare la situazione della raccolta differenziata all’interno degli stabili. Il ministro dell’ambiente Gilles Tonelli, ha sottolineato l’importanza di questa raccolta e l’obiettivo di un’azione più diffusa. Secondo gli amministratori di immobili, le difficoltà che si incontrano per mettere in pratica la raccolta sono: mancanza di spazi in cui inserire i diversi cassonetti, sicurezza e gestione dei serbatoi di raccolta del vetro, costi elevati per le piccolo comproprietà, orari di raccolta. Monaco dispone attualmente di una cinquantina di punti di raccolta volontaria, di cui 11 sono interrati. Il 92% dei cittadini intervistati si sono detti soddisfatti del servizio. Isabelle Miguet, ambasciatrice della raccolta differenziata alla SMA, incontrerà a partire dall’inizio dell’anno ogni rappresentante di immobile per valutare direttamente le soluzioni. Da puntualizzare infine l’importanza, ogni qualvolta ci si rechi a gettare i rifiuti nei centri di raccolta, a fare bene attenzione a non commettere errori. Infatti il rischio di contaminazione di un contenitore con materiale che non corrisponde porta a far incenerire tutto il contenuto.
A partire da lunedí 3 gennaio, nel quartiere di Fontvieille, la SMA effettuerà una raccolta di cartoni rivolta ai commerci e alle imprese. Gli interessati dovranno preparare il materiale pulito, piegato e senza plastiche.
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Monaco si associa a Eco Watt Provence Azur.
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Giovedí 16 dicembre. (ft.©D.R.).
Il Principato di Monaco si è associato all’iniziativa del Réseau de Transport d’Eletricité ( RTE) per l’apertura online del sito Eco Watt Provence Azur. Il sito permette di seguire in tempo reale lo stato della rete elettrica del settore est della regione PACA ed invita ogni cittadino a prendere giuste abitudini per ottimizzare il consumo energetico. Cyril Gomez, direttore del Ministero dell’Ambiente di Monaco ha ricordato l’impegno del Principato in questo progetto: “ La continuità di approviggionamenti energetici è un problema strategico per tutti i territori, piccoli o grandi che siano. La sicurezza di questa alimentazione permette di garantire l’attività economica dei servizi pubblici”. Con questo progetto si vuole soprattutto sensibilizzare privati società e imprese a gestire il consumo elettrico negli orari più intensi tre le ore 18 e le 20. www.ecowatt-provence-azur.fr
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Cambiamenti Climatici: conclusioni sulla Conferenza di Cancun.
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Mercoledí 15 dicembre. Il Ministro Gilles Tonelli durante il suo intervento a Cancun. (ft.©CK).
Si è conclusa a Cancun la 16° Conferenza delle Parti (COP 16) delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici. Il Ministro dell’Ambiente monegasco, Gilles Tonelli, accompagnato da diversi rappresentanti della direzione della Cooperazione Internazionale è intervenuto alla conferenza. Tonelli ha sottolineato quanto sia importante la questione dell’equilibrio, necessario tra gli sforzi richiesti ai Paesi in base alle loro capacità rispettive e secondo i soggetti trattati. "Ma la reponsabilità - ha spiegato Tonelli - è di garantire la capacità di questa istituzione a raggiungere dei risultati concreti". Il ministro ha poi ricordato gli impegni presi dal Principato, per volontà del Sovrano, in materia ambientale, tra questi la riduzione dell’emissione di gaz effetto serra del 30% in 2020 e la neutralità carbone al più tardi nel 2050. La Conferenza a Cancun si è conclusa con un accordo che prevede un limite al rialzo della temperatura media del pianeta a 2°C al di sopra del livello pre –industriale e la creazione di un Fondo Verde per aiutare i Paesi in via di sviluppo. Questo accordo permette di rilanciare i negoziati verso l’adozione di un accordo globale. Il prossimo summit si svolgerà a dicembre 2011 a Durban in Sudafrica.
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Riapre il Museo di Antropologia Preistorica.
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Martedí 14 dicembre. Françoise Gamerdinger della Direzione Affari Culturali e Yves Coppens Presidente del Comitato Scientifico del Museo.(ft.©WSM/Colman).
Mercoledí 15 dicembre si riaprono le porte di questo straordinario museo del Principato di Monaco che compie 50 anni. Un altro tesoro del patrimonio monegasco completamente rinnovato anche grazie ad una nuova lettura delle sue collezioni. Il museo fu infatti fondato dal Principe Albert I nel 1902 e sorgeva al posto dell’attuale Conseil National; fu poi trasferito nel 1960 dal Principe Rainier III all’interno del Jardin Exotique, dove si trova ancora oggi. Il Museo di Antropologia è ricco di reperti e documenti della nostra preistoria.
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Spiega il direttore Patrick Simon: “Nel Museo era esposto tutto quello che faceva parte di quanto ritrovato dalle squadre del Principe Albert I, che fu il primo ad adottare metodi moderni per il prelievo di scheletri ed oggetti preistorici nelle grotte dei Balzi Rossi, oggi situate in Italia ma all’epoca nel territorio monegasco. Abbiamo nettamente diminuto la collezione esposta, lasciando solo le parti più importanti perché vogliamo proporre, una volta all’anno, un’esposizione temporanea su temi diversi”.
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Il Museo di Antropologia Preistorica ha un’importante reputazione internazionale tra gli addetti ai lavori del mondo scientifico. Il Comitato Scientifico Internazionale del Museo è presieduto dal 2004 dal professor Yves Coppens, il più importante paleoantropologo vivente, membro dell’Accademia italiana dei Lincei che ha voluto all’interno del Comitato anche l’antropologo italiano Fiorenzo Facchini di Bologna. Fu il professore Coppens, che nel 1975, ritrovó al confine tra Sudan e Kenya, lo scheletro di Lucy la “mamma della nostra specie”.
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Tornato agli antichi splendori, il Museo offre ai visitatori collezioni di grande valore. Gli scheletri, gli utensili, gli animali, furono ritrovati nel territorio francese, monegasco ed italiano. Gli uomini preistorici vivevano nelle grotte durante la fine del paleolitico: era anche l’inizio di un nuovo cambiamento climatico, dall’era glaciale a quella temperata. L’uomo da cacciatore diventó agricoltore ed allevatore.
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Tra i pezzi più pregiati del museo ci sono le tre sepolture del paleolitico superiore, ritrovate nelle grotte Grimaldi ai Balzi Rossi nel 1916. Numerose vestige furono scoperte nel Principato, nella grotta dell’Osservatorio, fatto che attestó la presenza sul litorale del Homo Erectus, del Homo di Neandertal e del Homo Sapiens. Ancora oggi ricercatori del mondo intero chiedono di venire a studiare su questi resti dell’uomo di Cro-Magnon.
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Nella fotografia i Balzi Rossi. I punti colorati indicano i luoghi in cui sono stati ritrovati scheletri intatti all'interno delle grotte e molti utensili. Le vestigi archeologiche sono testimoni dei differenti contesti climatici ed ambientali ai quali l'uomo si è sistematicamente adattato. Il ritrovamento all'interno delle Grotte dell'Osservatorio e del Principe attestano per esempio l'alternanza del clima freddo e temperato.
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A Cancun la Conferenza ONU sui cambiamenti climatici.
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Martedí 30 novembre. (ft.©D.R.).
Si è aperta a Cancun la 16° Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici che si concluderà il 10 dicembre. Il ministro dell’ambiente e dell’urbanismo di Gilles Tonelli guida la delegazione monegasca. Un anno dopo il summit di Copenhaguen, i 194 firmatari di questa convenzione si riuniscono per la conferenza annuale. I disaccordi esistenti sui modi in cui condividere gli sforzi per la riduzione delle emissioni tra i Paesi del Nord e quelli del Sud rischia di compromettere l’adozione di un accordo globale che dovrà prendere il posto dell’accordo di Kyoto che scadrà nel 2012. L’adozione dell’accordo dovrebbe slittare alla prossima conferenza in Sudafrica nel 2011. L’obiettivo per le Nazioni Unite a Cancun sarà quello di trovare un’insieme di decisioni che portino al futuro accordo globale, come il trasferimento delle tecnologie pulite dai Paesi ricchi verso quelli poveri, o la creazione di un nuovo fondo per assicurare il finanziamento della lotta contro i cambiamenti climatici a lungo termine; si parlerà anche di deforestazione, energia e carburanti..
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Voto A+ al Principato in materia di Sviluppo Sostenibile.
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Domenica 28 novembre. Da sinistra: Pascal Bello e Cyril Gomez. (ft.©WSM/Colman).
In occasione del voto A+ ottenuto dal Principato di Monaco in materia di sviluppo sostenibile, il direttore del ministero dell’Ambiente di Monaco Cyril Gomez e Pacal Bello presidente generale di BMJ Ratings (agenzia che ha esaminato il Principato ed attribuito il voto), hanno riunito i giornalisti per spiegare l’analisi e il suo risultato. Bello ha elogiato la grande volontà del Principato nel fare progredire le tematiche dello sviluppo ambientale. “Molto è già stato fatto in tutti i settori - ha aggiunto - tuttavia alcune raccomandazioni saranno da seguire per progredire su questa strada, migliorando le performances del Paese”. L’esame compiuto ha una validità di due anni. 4 gli assi presi in considerazione: - Gestione Patrimoniale – Energia e Clima – Città Sostenibile – Sensibilizzazione e Mobilità. Alta Qualità è stata data per l’obiettivo energetico. Di fatto, negli ultimi anni, tutti gli edifici demaniali (case, istituti scolastici, teatri, centri congressi, casa di riposo) sono stati costruiti utilizzando pompe di calore e pannelli fotovoltaici per il riscaldamento e il raffreddamento. La raccomandazione dell’Agenzia BMJ viene proprio a proposito delle costruzioni private, a cui gli imprenditori edili non hanno ancora obblighi e normative da seguire.
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Montecarloin ha chiesto a Cyril Gomez: Per quale motivo non esiste ancora una legge nel settore delle costruzioni private? C.G.: “Il Conseil National ha all’esame il Code d’Environnement (codice ambientale); appena sarà approvato tornerà al governo che potrà legiferare in materia”. Nonostante ciò il governo offre sovvenzioni del 30% a tutti gli immobili esistenti che vogliono passare al fotovoltaico mentre per tutte le nuove costruzioni sono vietate da diversi anni le caldaie a gasolio. Un altro settore in cui Monaco deve impregnarsi di più è la mobilità; bisogna informare i cittadini ad usare meno le automobili e le moto (i SUV sono tra i più inquinanti); incentivare l’andare a piedi e utilizzare ascensori e scale mobili; usufruire dei mezzi pubblici che a Monaco sono puntuali e frequenti. La terza raccomandazione riguarda la corretta gestione della raccolta differenziata delle immondizie ancora poco praticata dai privati. Il direttore del ministero dell’Ambiente ha concluso l’incontro con la stampa spiegando: “Questo esame per noi è stato molto importante perché ci ha permesso di identificare i nostri punti forti e quelli deboli in materia di sviluppo sostenibile ed ottenere cosí una visione obiettiva. Ora sarà nostro compito progredire in tutti i settori”.
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Prima riunione a Monaco di ITER.
Sabato 27 novembre. Cadarache, il luogo dove è in costruzione la centrale ITER, (ft.©D.R.).
Si è svolta la prima edizione di Monaco ITER - International Fusion Energy Days. La conferenza è stata organizzata congiuntamente da ITER, il Principato di Monaco e dall’Agenzia Internazionale Energia Atomica (AIEA). Tre giorni di dibattito per discutere di tutte le questioni energetiche di fronte alle quali il mondo intero si interroga. Soprattutto si è trattato di capire come l’energia a fusione possa contribuire nei prossimi decenni ad incrementare il fabbisogno di energia elettrica, complementare a tutte le varie fonti alternative. Ma cos’è ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor)? Si tratta di un progetto di ricerca internazionale, che si propone di realizzare il più grande reattore a fusione nucleare in grado di produrre molta più energia di quanta ne consumi. Rispetto ai reattori a fissione quello a fusione produce meno scorie che sono smaltite nel giro di 12 anni .
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Una parte del reattore a fusione.
La costruzione di questo reattore di ricerca è già iniziata, qui vicino a noi, nella regione PACA, a Cadarache ed è realizzato da un consorzio formato da Unione Europea, Russia, Cina, Giappone, USA, India e Corea del Sud. Il reattore sarà pronto nel 2019 e costerà 10 miliardi di euro. S.A.S. il Principe Albert II si è detto interessato al progetto fin dall’inizio e Monaco apporta sostegno a ITER con la formazione di nuove generazioni di ingegneri e fisici. Il Principato contribuisce con 5,5 milioni di euro per un periodo di dieci anni. Questa generosa donazione permette a ITER di finanziare cinque borse post-dottorato ogni due anni e di organizzare nel Principato, una volta ogni due anni, una conferenza internazionale dedicata all’energia a fusione e al progresso del progetto ITER. Aprendo i lavori, il Sovrano monegasco ha spiegato come questo ambizioso progetto dovrebbe aprire la strada ad un’energia talmente abbondante da poter essere ripartita in tutto il globo. La nuova tecnologia limiterà il riscaldamento del pianeta. www.iter.org
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Museo Oceanografico: eccezionale inaugurazione per la Mostra sul Mediterraneo.
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Domenica 21 novembre. (ft.©WSM/Colman).
Alla vigilia della Festa Nazionale, S.A.S. il Principe Albert II ha inaugurato la mostra sul Mediterraneo al Museo Oceanografico. A fare gli onori di casa il direttore del Museo, Robert Calcagno che ha riunito circa 450 invitati, nel Salone delle Conferenze. Tra gli invitati personalità, scienziati, ricercatori, giornalisti ed anche il presidente dell’Istituto Oceanografico Albert I, Michel Petit. In questa occasione si sono conclusi i lavori sull’analisi dell’Acidificazione degli Oceani e il conseguente impatto economico. Subito dopo è stata firmata una convenzione a favore della biodiversità tra la Fondation Prince Albert II, la Société des Bains de Mer e la società Caffè Malongo. S.A.S. il Principe Albert II ha tenuto un discorso nel quale ha ricordato gli obiettivi della fondazione e le sue azioni per la protezione del mare. Il direttore del museo Robert Calcagno ha poi presentato la nuova gigantesca scultura: la Piovra-WU ZEI, ed introdotto la nuova esposizione: Mediterraneo-Splendido, Fragile, Vivo.
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All’interno dell’esposizione anche una parte ludica, con cartoni animati e fumetti. La mostra è uno scrigno di gioielli del Mediterraneo e il Museo Oceanografico ha sicuramente ritrovato i suoi antichi splendori. Il suo centenario è stata l’occasione per dare vita ad una riflessione globale sul suo avvenire che prende in considerazione l’evoluzione del mondo scientifico e il bisogno di preservare l’ambiente.
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L’alleanza tra Scienza e Arte ha portato il pubblico all’interno della grande Sala d’Onore per ammirare la gigantesca Piovra “WU ZEI” dello scultore cinese Huang Yong Ping. Perché la scelta della piovra gigante? Spiega Huang Yong Ping:“Si tratta dell’animale più emblematico del Mediterraneo: intelligentissimo, furbo, abile, dotato di nove cervelli ed otto tentacoli indipendenti”.
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Il visitatore prima di salire la gradinata del Museo, viene accolto dal Polpo di Emma De Sigaldi, un omaggio alla scultrice monegasca scomparsa poche settimane fa. All’interno della mostra la danza delle meduse: una grande vasca di vetro con meduse bellissime, così impalpabili da sembrare finte.
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Un gioco di luci le mette ancora più in rilievo. Una guida spiega al pubblico la loro fragilità e il delicato sistema di filtraggio dell’acqua. Ma perché nel nostro Mediterraneo la popolazione delle meduse è così cresciuta? “Colpa sempre delle attività inquinanti dell’uomo che hanno fatto aumentare la temperatura del Mediteranneo e il conseguente incremento delle meduse”.
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(ft.©WSM/C.Sobra)
C’è poi la spiegazione sulla netta diminuzione della Foca Monaca, una specie tipica del nostro Mediterraneo ma decimata dai pescatori che la ritenevano una temibile rivale nel loro lavoro. Oggi ne restano poche centinaia di esemplari sulle coste del Mar Egeo e le varie associazioni si stanno muovendo per la sua protezione.
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L'angolo dedicato al tonno rosso, come riconoscerlo.
Così come è in atto la mobilitazione (prima fra tutti la FPA2) per la protezione di un’altra specie in via di estinzione, il tonno rosso. Infine il museo Oceanografico propone un libro sul Mediterraneo (Edition du Rocher), l’idea per un interessante regalo di Natale.
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Exposition MEDITERRANEE au Musée Océanographique de Monaco, di Chantal Sobra.
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Sabato 20 novembre. (ft.©WSM/Colman).
Très belle année de centenaire pour le Musée Océanographique de Monaco! Après l’immense succès de Cornucopia, de Damien Hirst, c’est maintenant une exposition scientifique qui vient d’être inaugurée par S.A.S. le Prince Albert II. La journée du 18 novembre a commencé par les interventions de nombreux scientifiques, en conclusion d’un symposium sur l’acidification des océans. Une convention a ensuite été signée au profit de la biodiversité, entre la Fondation Prince Albert II, la Société des Bains de Mer et l’entreprise azuréenne des Cafés Malongo. Michel Petit, Président de l’Institut Océanographique, et Robert Calcagno, Directeur Général du Musée, ont donné les chiffres de fréquentation, et présenté l’exposition Méditerranée. Puis le Prince Albert II a rappelé les objectifs de la Fondation, et les actions menées pour la protection de notre mer.
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L’exposition a ensuite accueilli personnalités et invités, très impressionnés par l’immense et spectaculaire pieuvre Wu Zei, 25 mètres d’envergure, œuvre créée pour la circonstance par l’artiste chinois Huang Yong Ping, présent à l’inauguration. Beaucoup de succès également pour l’aquarium où des essaims de méduses évoluent et dansent avec une grâce incomparable.
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(ft.©WSM/C.Sobra)
Bien d’autres merveilles sont à découvrir tout-au-long de l’exposition-événement ou des collections permanentes du Musée, aussi intéressantes pour les adultes que pour les enfants. Ainsi un joli dessin animé raconte les aventures d’un bernard-l’hermite, alors que Gaston Lagaffe se transforme en guide, respectueux de la biodiversité. Avant de quitter le Musée, les visiteurs sont invités à découvrir quelques gestes quotidiens qui peuvent contribuer au sauvetage des océans.
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The Monaco Environment and Economics Group.
Martedì 16 novembre, (ft.©WSM/Colman).
Al Museo Oceanografico prende il via oggi martedì 16 novembre e proseguirà fino a giovedì 18 l’International Workshop organizzato da IAEA-Monaco (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica) e dal CSM (Centre Scientifique Monaco). Al centro dei lavori gli impatti economici legati all’acidificazione degli oceani, un’analisi fino ad oggi mai compiuta e che richiede una stretta collaborazione tra biologi ed economisti. Seguendo l’auspicio di S.A.S. il Principe Albert II, S.E. Mohamed El Baradei, la professoressa Maria Betti, Direttrice di AIEA e il professore Denis Allemand, Direttore del CSM, hanno deciso di unirsi per creare The Monaco Environment and Economics Group (MEEG).Il gruppo dovrà pertanto suggerire valutazioni e soluzioni attraverso metodologie e raccomandazioni. Tra gli argomenti trattati dai ricercatori ed economisti: gestione delle risorse naturali, il turismo, l’acquacultura, la pesca. Saranno studiati gli scenari plausibili con l’aumento dell’acidificazione degli oceani, l’impatto sulla biologia degli organismi. Sarà sostenuta una rapida diminuzione dell’emissioni di carbone che porterà a netti benefici economici e diminuzione dei costi sociali per i governi.
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Piovra gigante: nuova scultura in mostra al Museo Oceanografico.
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Lunedì 15 novembre. L'artista cinese Huang Yong Ping.(ft.©M.Dagnino).
Un ristretto numero di giornalisti del Principato è stato invitato ad assistere al montaggio della nuova gigantesca scultura del Museo Oceanografico. Realizzata dall’artista cinese Huang Yong Ping sarà il simbolo della nuova mostra: “Mediterraneo”,Splendido, Fragile, Vivente! (Méditerranée: Splendide, Fragile, Vivante!) che aprirà le sue porte giovedì 18 novembre. Una decina di tecnici del Museo insieme con lo scultore stavano montando la gigantesca piovra sospesa al soffitto, realizzata con speciali resine e poi dipinta. Il polpo pesa due tonnellate e misura 8 metri di altezza e 25 di larghezza; è giunto a Monaco in ritardo a causa degli scioperi francesi. E’ stato realizzato dall’artista nelle vicinanze di Shangai ed è arrivato diviso in 70 elementi.
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Alcuni pezzi dei tentacoli in attesa di essere montati. (ft.©WSM/Colman).
Spiega Robert Calcagno, direttore del Museo: “La mostra è dedicata al Mediterraneo. Constatato il successo del connubio tra arte e scienza, ho pensato che per sensibilizzare i visitatori e risvegliare le loro coscienze, dovevo sorprenderli in qualche modo. Mi trovavo a Parigi a visitare l’opera di Ping, l’Arche, esposta alla cappella de Beaux Arts. Ho pensato che lui avrebbe potuto realizzare qualcosa di straordinario per la nostra mostra”. Huang Yong Ping ha visto nel polpo il vero simbolo del Mediterraneo, un mare fragile nella sua biodiversità. Wu Zei è il nome cinese che indica questo animale, dove l’ideogrammaWU è l’inchiostro nero che il polpo schizza in caso di pericolo ma simboleggia anche la marea nera del petrolio, mentre ZEIcontiene l’idea di rinnovare o di corrompere.
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CMB sponsor del Museo Oceanografico.
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Lunedì 15 novembre. Da sinistra: R. Calcagno, E. Franzi, V. Peyer. (ft.©WSM/Colman).
Firmato al Museo Oceanografico un importante accordo di collaborazione, della durata di tre anni, tra il direttore del Museo Robert Calcagno e la Compagnie Monégasque de Banque (CMB) rappresentata dal presidente Etienne Franzi e dall’amministratore delegato Verner Peyer; una collaborazione che prevede finanziamenti per la ricerca all’Istituto Oceanografico e al Museo Oceanografico per la realizzazione di diversi progetti con l'obiettivo di riportare agli antichi splendori questo tempio del mare e dell’arte. Spiega l’amministratore delegato Verner Peyer: “Ho sempre amato questo museo, che ho visitato quando ero un ragazzo in vacanza a Monaco, ne rimasi affascinato.
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Il momento della consegna della preziosa stilografica Visconti.
Quando venni a visitare il Museo in occasione della riapertura rimasi colpito per l’ottimo lavoro; chiesi a Robert Calcagno se potevo iscrivermi all’associazione Amici del Museo Oceanografico. Con mio grande stupore scoprii che non esisteva ma che Calcagno la stava realizzando. Allora con Etienne Franzi abbiamo deciso che la banca avrebbe potuto collaborare finaziariamente, contribuendo alla realizzazione dei progetti”. Fiero di questo accordo Etienne Franzi, presidente della CMB, ha ricevuto in dono dal direttore Robert Calcagno una stilografica speciale della famosa casa italiana Visconti, decorata con i simboli del Museo. Franzi ha tenuto a specificare: “Abbiamo deciso di siglare questo accordo visto il perfetto stato di salute della nostra banca”. Robert Calcagno ha annunciato infine che l’associazione Amici del Museo Oceanografico sarà pronta ad accogliere i soci ad aprile del prossimo anno.
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