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Arch. Speciale Feb Mar 

Continua il viaggio gastronomico dell’Horizon.

Continua il viaggio gastronomico dell’Horizon.
Martedí 30 marzo, l'equipe del Fairmont: Claudia Batthyany responsabile alla  comunicazione, al centro lo chef Maryan Gandon a destra Franck Bruyère,(ft.©WSM/Colman).

In occasione della riapertura del ristorante Horizon, situato all’ultimo piano dell’hotel Fairmont Monte-Carlo con una vista mozzafiato, l’equipe dell’hotel guidata da Xavier Rugeroni ha organizzato un “Horizon-Deck in escursione”, sulla terrazza dei giardini Saint Martin, “piazzetta Albert I”, di fianco al Museo Oceanografico. Come sempre il grande Chef Maryan Gandon, ha fatto scoprire come la sua cucina che permette di gustare i veri sapori, sia possibile anche con un pranzo “scampagnata”, davanti all’azzurro del Mediterraneo, alla scoperta di un altro Horizon. Un modo orginale per festeggiare la primavera, in una splendida giornata di sole.
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Piazzetta Albert I.

Il ristorante resta fedele al suo concetto “chic ed ethic” e al suo impegno per l’ambiente, grazie anche alla grande campagna coltivata con frutta e verdura che poi il ristorante utilizza, privilegiando gli alimenti locali. L’hotel Fairmont Monte-Carlo in collaborazione con il Museo Oceanografico ha deciso di eliminare dai menù dei suoi ristoranti tutte le specie marine minacciate di estinzione, per proporre solo pesce di qualità “Label Rouge” di allevamento. L’Horizon sarà aperto non-stop dalle ore 7 del mattino fino a mezzanotte. Intanto all’interno dell’albergo c’è da registrare la nuova nomina a direttore della ristorazione di Franck Bruyère.
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Lo chef addetto ai salumi ed insaccati.

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La bouillabaisse cotta sul mattone.
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I giornalisti al taglio delle verdure! (ft.©C.Batthyany).
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Ed infine i dessert sempre molto orginali!

Ballo della Rosa dedicato al Marocco, ecco le immagini. (ft.©D.R.)

Si è svolto ieri sera il Ballo della Rosa, appuntamento mondano-benefico di primavera del Principato. Infatti i proventi della serata saranno devoluti alla Fondazione Princesse Grace. La serata è stata dedicata al Marocco. S.A.S il Principe Albert II ha fatto il suo ingresso accompagnato dalle splendide donne della famiglia. Sua sorella, S.A.R. la Principessa Carolina di Hannover, la sua compagna Charlene Wittstock e a seguire la nipote Charlotte Casiraghi di una bellezza straordinaria, sorridente, immortalata non solo dai flash dei fotografi ma anche dalle molte persone presenti alla serata. Presenti anche i fratelli Andrea e Pierre Casiraghi, molto ammirata la ragazza di quest'ultimo, Beatrice Borromeo .

S.A.S. il Principe Albert II di Monaco e Charlene Wittstock.

Charlotte e Andrea Casirghi.

Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo.

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La Principessa Lalla Joumala Alani e il giornalista Frédéric Mitterand, (©Getty images).

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I coniugi Repossi, (©abaca).
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Simona Ventura.
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Umberto Tozzi e la moglie.

Il Salone Dec'Oh tutto per l'arredamento.

Il Salone Dec'Oh tutto per l'arredamento.
Venerdí 26 marzo, l'elegantissima proposta per esterni di AD Monaco,(ft.©WSM/Colman).
 
Quante idee, quanti spunti al Dec’Oh si possono prendere e perché no acquistare direttamente dai produttori. A Fontvieille c’è tutto il meglio della decorazione da interni e tutto per l’arredo dei giardini o anche dei semplici balconi. Perché non è solo lo spazio che conta ma come si arreda e alla 21 esima edizione di questo Salone sono molti gli esperti che possono consigliare. Ovunque c’è la voglia del ritorno al naturale, all’artiginale che ben si mischia al tecnologico, al design e al materiale in continua evoluzione, rispettando l’ambiente.
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Se per esempio siete dei patiti del biliardo, ma non avete un doppio salone, ecco svelato il tavolo da pranzo che subito dopo diventa il vostro biliardo regolamentare, in legno classico, smaltato, in stile barocco, ricoperto in pelle, ecc.. La stessa casa italiana propone calcio balilla pregiatissimi in legno ed alluminio, con i giocatori personalizzati dalle maglie delle squadre da voi preferite.
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Tutte le ultime tendenze sono presenti: dallo stile essenziale a quello ricco, dove mobili d’oro ed oggetti in vermeil la fanno da padroni.
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 Grande originalità per gli estintori da casa presentati da una ditta francese: le bottiglie, molto design con colori e disegni a volte Pop. Non mancano lampade realizzate come opere d’arte.
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Côté Jardin: gli spazi esterni sono distensivi, terrazze o giardini sono dei veri salotti esterni, con amache e tende svolazzanti.
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Ma ci sono tecnologiche cucine per esterni, decorazioni in pietra e fontane di diversi tipi.
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Le cucine italiane sono sinonimo di qualità.
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La pelliccia sintetica utilizzata per decorare diversi oggetti per la casa.

Live Art.

Live Art.
Domenica 21 marzo. La pittrice Beli (ft.© WSM/Monaco)

Pubblico entusiasta ed opere molto ammirate alla serata Live Art che si è svolta al Karement. Un concetto di serata in musica ed arte ideato dalla pittrice Anouk. La discoteca è stata trasformata in una vera galleria d’arte contemporanea: quadri e sculture. Musica di sottofondo e poi lo show.
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Pablo Morganti all'opera!

L’esibizione di uno degli artisti, che ha dipinto, quasi a ritmo di musica una grande tela, e poi una sfilata di moda molto originale, dove ogni modella è stata accompagnata in pista da un artista.
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Un quadro di Anouk.

L’idea perfettamente riuscita era proprio quella di riunire due mondi: i nottambuli, che amano far festa e ed il pubblico con l’arte contemporanea e moderna.  
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Una serata dove è stato possibile acquistare le opere; una parte delle vendite e dell’incasso dei biglietti sono stati devoluti all’associazione Act for Nature.
 
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Una tela di Gregory Berben.

 
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Il bassotto di Serge Van De Put, scultura eseguita con striscie di pneumatico.

Amichevole ITALIA - CAMERUN 0 - 0

Amichevole ITALIA - CAMERUN 0 - 0
(Foto WSM/Colman)

Serata fredda, dopo una giornata di pioggia e previsioni che davano il peggio. Verso le 19,30 il cielo comincia ad aprirsi; qualche sprazzo ma il freddo ed il vento imperversano. Ecco gli atleti in campo. Il Camerun in tenuta verde .. un po' di riscaldamento ...  spalti ancora semi vuoti.
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Ed ecco il preparatore degli Azzurri pronto per il riscaldamento ma ... non c'è ancora nessuno, ma dove saranno ???
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.. ma Gigi (Riva), non te lo hanno detto che fumare fa male??? Campioni del mondo e grandi campioni di calcio, ma la salute ???
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Anche il C.T. Lippi non è contento che si fumi in campo; lui, il "toscano", l'ha lasciato da un'altra parte
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Bando alle ciance, cominciamo le danze: questo è il ballo del qua qua ....
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Cosa c'avrai in questa testa! sembra dire Angelo Peruzzi a Leonardo Bonucci prima di cominciare la partita ...
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L'Inno di Mameli ... fratelli d'Italia .... è emozionante sentire le voci dei calciatori ed il canto dalle tribune in ritardo per quella distanza che crea l'eco ...
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La squadra AZZURRA in posa per la foto di rito. Provino ufficiale per Cossu, Bonucci, Pazzini. Lippi cerca rimpiazzi e conferme per il mondiale che oramai è vicino. 
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Pirlo e Cannavaro devono subito preoccuparsi per un'incursione dei cemerunensi. Nulla di impegnativo, il gioco riprende.
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Ci prova Borriello ma fa buona guardia il terzino centrale mandando lungo in terra il nostro attaccante.
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Improvvisa azione dell'Italia che trova Chiellini pronto alla deviazione in rete ....
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.. nulla di fatto. Il guardalinee fa buona guardia e segnala il fuorigioco.
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Chiellini, da un gol annullato a un cartellino giallo confermato. Un po' di nervosismo ma nulla di grave.
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Su cross dalla destra di Cossu ci prova Bonucci con un intervento corpo a corpo col portiere che ha la meglio e respinge la palla, sotto gli occhi "spaventati" dei compagni.
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La fascia di destra sembra la più trafficata: qui ci prova Ringhio Gattuso ... sotto l'occhio vigile di Marcello Lippi ..
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.. poi ancora Cossu, sempre molto attivo ...
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Ennesimo cross dalla destra e il portiere interviene parando. Finisce 0 a 0 senza altre emozioni.

Stars Feline a Monte-Carlo. 22 febbraio

Stars Feline a Monte-Carlo. 22 febbraio
Da sinistra M.Woolf, SAR la Principessa Carolina che premia il vincitore (ft.©WSM/Colman)

E’ stato un successo la 3° Esposizione Felina Internazionale di Monaco. S.A.R. la Principessa Carolina di Hannover ha consegnato il Premio del Miglior Gatto a Caruso Deker-Minet esemplare Persiano-Brown Blotched Tabby
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La Principessa di Hannover ha trascorso tutto il pomeriggio alla mostra accompagnata dalla figlia minore Alexandra. A far loro da guida la Presidente dell’Associazione Felina Martine Woolf, che ha fatto scoprire le diverse razze di gatti presenti davanti agli occhi estasiati della piccola Alexandra e a volte meravigliati della stessa Principessa di Hannover.
 
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La piccola Alexandra di Hannover ha debuttato, consegnando anche lei un trofeo all'allevamento Jaïpur Angels Bengals con il maggior numero di Campioni del Mondo: quattro gatti Bengala.
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S.A.R. la Principessa Carolina ammira il campione bengala Armani. Numerosissimo il pubblico accorso ad ammirare l'esposizione e la premiazione.
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Il gatto persiano vincitore.
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Tutte le categorie sono state premiate: pelo corto, medio e lungo.

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Premiato anche un gatto da casa, categoria ormai ammessa ai concorsi, questo nella foto si chiama Mika.
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I gatti più belli in mostra a Monaco. 21 febbraio

I gatti più belli in mostra a Monaco.         21 f...
Martine Woolf presidente dell'Associazione Felina di Monaco con il gatto Bengala Elià, Campione del Mondo, la cui effige è sul francobollo di quest'anno, insieme agli allevatori Sandra e Dominique Torrombacco,(ft.©WSM/Colman)

Gatti di tutte le razze, dal bengala al persiano a pelo lungo, dallo sphynx o gatto nudo al grandissimo maine coon per passare a siamesi, thai, abissini, certosini ecc, circa 300 felini in bella mostra fino a domenica alle ore 18 all’Auditorium Rainier III. Una quarantina di razze rappresentante, tra questi 11 campioni del mondo. L’attivissima Presidente dell’Associazione Felina Monegasca, Martine Woolf, organizzatrice della mostra ha ideato i diplomi che verranno consegnati a conclusione della manifestazione.
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Questi bellissimi gattoni saranno esaminati da una severa giuria internazionale,
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composta da sei giudici, tra cui l’italiana Eleonora Ruggiero (foto).
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Nella foto il palco con tutti i premi.

Gli esemplari saranno presentati sul palco accompagnati dagli allevatori o padroni, per partecipare al concorso.
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Tra i titoli in palio: Speciale Razze Eccezionali, Speciale Bengala, Speciale Campione del Mondo, tutti titoli che cercano di avvicinare ogni concorrente al titolo più ambito, quello di Campione del Mondo della World Cat Federation.
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Ma in mostra non ci sono solo questi bellimissimi amici a quattro zampe ma anche tutta una serie di prodotti e accessoristica che li riguarda (dall’omeopatia per le cure, all’alimentazione, alle nuove cucce morbidose e lavabili fino a 90°).
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I gatti hanno bisogno di cure particolari –spiega Martine Woolf, che possiede Venus e Afrodite due british shorthair campionesse d’Europa- oltre a coccolarli, si devono spazzolare, lavare i loro occhi e nutrirli con i giusti alimenti”.
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I vari esemplari sono stati fotografati uno dopo l’altro, S.A.S. il Principe Albert II dovrà scegliere tra di loro il prossimo campione che verrà raffigurato sul francobollo dell’edizione 2011.
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Un certosino blu, si tratta della Campionessa del Mondo Berlioz des 3 Sultanes.
www.trois-sultanes.com
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Questo bellissimo esemplare Thai ha 11 anni... ma non li dimostra! Si chiama Ginevra dello Zaffiro dell'allevatore italiano Francesco Vittone.
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Dello stesso allevatore questo Thai blue tabby che si chiama  Sekhel di Rama ed ha due anni, pelo corto morbido beige ma identificato blue.
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Un primo piano di Elià la Campionessa Bengala riprodotta nel francobollo dell'allevamento Chatterie Jaïpur's Angels entroterra di Nizza.
www.bengals-angels.com
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Questo magnifico gatto nero è un Maine Coon di due anni che si chiama Moulin de Crecy's Diamant Noir, www.rolls-de-circe.com
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Questo gatto di razza Abbissina è un altro campione detentore del prestigioso titolo Best of the Best.

La Festa dei Limoni, di Mauro Marabini. 13 febbraio

La Festa dei Limoni, di Mauro Marabini.      13 fe...
(ft.©D.R.)
 
Ogni anno a febbraio Mentone festeggia i suoi limoni, atto doveroso della città a quei frutti che ne hanno segnato la gloria e la storia, sia come rito quasi pagano per anticipare la primavera che comunque da queste parti è sempre un po’ precoce sia come richiamo turistico per annunciare l’inizio della stagione. Storicamente si ha notizia della cultura degli agrumi a Mentone solo verso la fine del ‘400. Prima, l’attività prevalente  in quei luoghi era l’allevamente delle pecore, neppure la pesca era importante; esistono documenti del 1495 e oltre dove si hanno sempre maggiori notizie. Mentone faceva parte del Principato di Monaco e i Sovrani erano ben consapevoli dell’importanza di questa attività che diventava la risorsa principale dello Stato. Nel 1671 il Principe Luigi I istituisce un consiglio speciale di 18 persone: i Magistrats de Citrons. Questi signori avevano il compito di sovrintendere a tutta l’attività connessa alla produzione e al commercio degli agrumi, al sostegno dei prezzi in periodi di crisi e alla stima dei danni in caso di gelate o tempeste.
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Più tardi, nel 1701, la competenza dei magistrati arrivò fino al controllo della salute delle piante che si estrinsecava nel rilascio di una speciale “bolletta” da parte di ufficiali sanitari. Già allora l’agricultura era protetta, essendo la risorsa principale dello Stato e su di essa venivano calcolate le imposte che erano considerate onerose. Questa è forse una cosa che pochi sanno: nel Principato di Monaco fino al 1866, le imposte si pagavano. Poi le cose cambiarono, ma questa è un’altra storia. Tornando ai nostri limoni, ricordiamo che la prosperità basata su di essi declinò dopo la prima metà dell’800. Negli anni ‘40 di quel secolo si era raggiunta tuttavia la massima espansione produttiva: 35 milioni di frutti per anno.
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Il declino dell’econonia basata sugli agrumi fu dovuta a diversi fattori; vi furono alcuni anni di clima avverso, la lottizzazione delle proprietà, errori di irrigazione, problemi di reperimento della mano d’opera ma soprattutto il cambio strutturale di destinazione della città, diventata dal 1860 in poi, una grande meta turistica e di soggiorno che rivaleggiava nei suoi fasti con Nizza e Monte-Carlo. Alle piantagioni venne tolto lo spazio e venne a mancare il personale. Tuttavia rimase attiva una piccola produzione qualificata e di nicchia che consente oggi di mantenere la gloriosa tradizione.
 
Per saperne molto di più: “Le citron de Menton” Editions Société d’Art et d’Histoire du Mentonnais 2005.  Le sfilate sono previste domenica 14 – 21 e 28 febbraio alle ore 14,30, www.feteducitron.com

Monte-Carlo IN ... nevato 11 febbraio

IL Principato di Monaco sotto la neve. 11 febbraio

IL Principato di Monaco sotto la neve. 11 febbraio

(ft.©WSM/Colman)

Giovedí 11 febbraio il Principato, come da previsione meteorologica, è sotto la neve. A parte qualche disagio per la circolazione  la città ha molto fascino. Il Comune di Monaco ha fatto intervenire immediatamente delle squadre di operai per ripulire i marciapiedi e distribuire il sale, mentre uno spazzaneve liberava la strada a Jardin Exotique. Ecco il reportage fotografico.
 

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Nepal, reportage fotografico di Marie-Cécile Proust. 4 febbraio

Nepal, reportage fotografico di Marie-Cécile Prous...
M-C.Proust assieme a delle bambine nepalesi.

L'associazione NAMASTE è stata creata a Monaco il 16 ottobre 2009 ed ha per obiettivo far conoscere la cultura Nepalese a Monaco e in Europa, migliorare le condizioni di vita degli abitanti, in modo particolare nel settore scolastico e della salute, accompagnare i progetti di sviluppo economico rispettando la loro autonomia e l'ambiente.
Presidente Onorario: Marie-Cécile Proust
Presidente: Nancy Dotta.
Iscriversi all'associazione costa solo 30 euro.
Contatti
: namastemonaco@gmail.com
 
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La scuola in costruzione.
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La scuola il giorno dell'inaugurazione.
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I bambini si sono esibiti in uno spettacolo.
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I loro insegnanti.
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I parenti assistono all'evento.
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Le ragazze del villaggio.
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Le risaie a terrazzamento.
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Gli uomini sono quasi tutti portatori.
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Il dispensario.
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Le campagne sono generalmente coltivate dalle donne.
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Le donne intrecciano le ceste con cui trasportano ogni cosa.
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Le fontane, realizzate grazie ai contributi delle associazioni.
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La realizzazione dei tessuti è fatta a mano.
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Un bellissimo neonato nepalese.

Il Principato festeggia la sua patrona: Santa Devota. 27 gennaio

Il Principato festeggia la sua patrona: Santa Devo...

(ft.© G.Luci Palais Princier MC).


Mercoledì 27 gennaio il Principato di Monaco festeggia la sua patrona, Santa Devota. Ieri sera, martedì 26, sul piazzale antistante la chiesa che porta il nome della patrona, SAS il Principe Albert II, affinacato dal Ministro di Stato Jean-Paul Proust e dal Sindaco George Marsan, con una fiaccola ha acceso il faló che ha bruciato la barca che simboleggia l’arrivo di Santa Devota nella baia di Monaco.
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Questa mattina Santa Messa Pontificia, alla Cattedrale di Monaco Ville, in onore delle spoglie della Santa, alla presenza del Sovrano Monegasco, del Clero e della Venerabile Ariconfraternita della Misericordia. A cui è seguita la suggestiva processione lungo le vie del Principato e che ha concluso le cerimonie.
 
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(ft.©WSM/colman), il Sovrano all'uscita della Cattedrale dopo la Messa Pontificia.

Un po’ di Storia.
Nel IV secolo D.C., in Corsica, all’epoca provincia romana, il governatore Diocleziano ordinò la persecuzione dei cristiani. Devota, giovane cristiana, fu arrestata, torturata e morì senza rinnegare la sua fede. Il governatore della provincia ordinò di bruciare il corpo della ragazza ma altri cristiani rubarono il suo corpo; lo misero in una barca e la spinsero in mare, sperando che giungesse in Africa dove sarebbe stata sepolta degnamente. Scoppiò una tempesta.  
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Il Sovrano saluta la popolazione all'uscita dalla Cattedrale.

La leggenda racconta che a quel punto, dalla bocca di Devota uscì una colomba che guidò la barca, senza farle incontrare più nessuna difficoltà, fino a Monaco. La barca si fermò nel vallone dei Gaumates, dove oggi c’è la chiesa di Santa Devota.
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L'Arcivescovo Bernard Barsi all'uscita dalla Cattedrale.

Il periodo corrispondeva al sesto giorno prima delle calende di febbraio circa il 27 gennaio dei nostri giorni.
 
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Inizia la Processione.
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La Processione si avvia verso la piazza di Palazzo Grimaldi.
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Il saluto dei Carabinieri alle spoglie della Santa..
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SAS il Principe Albert II assiste alla Processione.

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La reliquia di Santa Devota.
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Numerosa la popolazione che ha preso parte alla Processione.
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Le cerimonie per onorare la memoria della Patrona del Principato di Monaco si sono concluse a fine mattinata.

Festival Internazionale del Circo.

Festival Internazionale del Circo.
Si respira aria di circo in tutto il Principato di Monaco. Vetrine decorate con i temi che ricordano l’arte circense, esposizioni di pittura e fotografie su questo allegro spettacolo, si scoprono in ogni angolo della città. Intanto sotto lo Chapiteau di Fontvieille andavano “in pista” le prove dello spetttacolo serale. Dalla parata dell’entrata generale alle prove di ogni numero, mentre fuori il pubblico passeggiava per visitare il parco degli animali: splendidi cavalli, le otarie della Patagonia, i simpatici elefanti, i maestosi leoni. Ieri sera grande successo per la serata di apertura, alla presenza dei SAS il Principe Albert II e SAS la Principessa Stéphanie. Sabato pomeriggio alle 14,30 si è svolto al Porto di Hercule l’Open Circus Show, a cui hanno preso parte gli artisti circensi e l’orchestra del Festival diretta da Reto Parolari. 
 
 
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(ft.©WSM/Colman)

Oggi al Teatro Princesse Grace vernissage della mostra del pittore russo Igor Akimov, alla presenza del direttore del teatro, nonché uno dei collaboratori di SAS la Principessa Stéphanie al Festival del Circo, Patrick Hourdequin, e del ministro dell’interno Paul Masseron. Un pubblico interessato ha scoperto i quadri molto originali di Akimov che ha una visione del circo molto divertente ed ironica, amplificata da caricature con tratti semplici e colori brillanti.
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Le immagini del Festival del Circo.
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Vernissage al Teatro Princesse Grace.

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Il maestoso leone.
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Le otarie della Patagonia.
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I cavalli della troupe del Kirghizstan.
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Un momento delle prove.

Viaggio in Perù, di L. Isalberti. 10 gennaio

Viaggio in Perù, di L. Isalberti.            10 ge...
Reportage e fotografie di Laura Isalberti dal Perù.
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Mi sembra che gli “inca-paci” - a conti fatti - non lo fossero proprio del tutto.
Sentito per la prima volta nel nostro viaggio, il termine scelto da una delle guide incontrate camminando nella famosa Cusco, ci colse proprio di sorpresa; era ironicamente riferito a quel pugno di spagnoli che annientarono niente meno che l’Impero Inca. Il giorno successivo al nostro arrivo nella città, un tempo nota come “L’Ombelico del Mondo”, la nostra guida peruviana fu appunto l’unica a descrivere in modo cosí poco lusinghiero i Conquistadores, inventando senza sensi di colpa un gioco di parole cosi appropriato che puó solo far sorridere.
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Eravamo giusto davanti ad un antico tempio Inca, mezzo distrutto e successivamente riciclato in qualcosa di meno “barbaro” dagli spagnoli. La parte inferiore dell’edificio è originale e mostra ancora tutta la sua magnificenza  che contrasta nettamente con la scarsa eleganza e le tecniche inadeguate usate dagli europei per riscostruire la parte superiore dell’odierno palazzo.
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Cosí la nostra guida, facendoci notare l’abisso tra i due tipi di mano d’opera, cercó di non infierire sull’estetica di due architetture cosí diverse, ora co-esistenti  in un’unica realtà. “Lavoro-Inca e Lavoro-inca-pace!” dichiaró semplicemente la nostra vispa guida. Infatti, le pietre parlano da sole. Due modus vivendi così antitetici, colossali malintesi cementati in un ibrido palazzo.
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Benché mirassero alla totale eliminazione di un popolo e della sua cultura, si ha l’impressione che i nostri astuti Conquistadores dovettero peró far di conto con gli alti livelli di ingegneria ed architettura raggiunti dalla civiltà Inca. “Inca-paci” di distruggerne completamente gli splendidi prodotti, neppure poterono ignorarli. D’altro canto, in una terra cosi soggetta a violenti terremoti, la stabilità e la resistenza dei templi Inca, delle fortificazioni e delle abitazioni non dovettero passare inosservate. Solo un idiota avrebbe interamente distrutto sittanta convenienza, ad un problema naturale ed ereditato; e gli spagnoli erano tante cose, ma forse, idioti no.
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Ció che risulta dagli eventi di un feroce passato è il rapporto complesso e molto delicato tra conquistatore e conquistato tramandato alla discendenza; una nuova dimensione dove nessuno ha veramente vinto e nessuno è “puro” di razza. Tutto e tutti, con il fatto di essere “misti”, non possono che essere definiti da limiti sbiaditi.
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Armati di saggezza, i Mestizos del Perù emergono da una potente lotta di secoli e diventano cosí come li conosciamo oggi. La loro identità mista è sacra, esattamente come quella dei loro antenati Inca e ne vanno fieri allo stesso modo. Il sangue spagnolo che scorre ancora in quelle vene ha solo ricalibrato la loro spiritualità, ben lungi dall’averla contaminata.
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Visitate il Perù; sperimentatelo con la mente: ascoltate la sua gente, gustatene il cibo, bevete “chicha” (birra di mais), camminate nei sentieri rispettando gli “Apu” (Dei di montagna) ed infine, masticate foglie di coca a Pacha Mama (Madre Terra). In cambio, questa gente vi lascerà entrare nel loro mondo; vi guiderà in quel magico Paese e così lo lascerete appagati e forse migliori, per averne intravisto la sua anima antica.

Viaggio impeccabilmente organizzato da:
Llamapath E.I.R.Ltda
Sustainable Tour Operator
Cusco, Peru
email: info@llamapth.com
website: www.llamapath.com