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La Belle Classe Super Yacht allo YCM, di Valentina Colman.
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Domenica 28 marzo, (ft.©WSM/Colman)
Importante riunione allo Yacht Club di Monte-Carlo per 60 professionisti del settore marittimo (architetti, capitani, rappresentanti di cantieri, ecc.), che fanno parte de “La Belle Classe Super Yachts”, federazione per armatori di yachts oltre i 40 metri che vogliono preservare l’ambiente. In questa serata si sono discussi i legami ambientali tra i grandi Yacht ed i porti ma anche dell’iniziativa francese del progetto Pôle Mer PACA. L’obbiettivo è di ridurre del 50% la consumazione di energie fossili in 10 anni. 70 milioni di euro dovranno essere distribuiti unicamente a tutto il settore marittimo per la ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni.
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Per il momento, a questa riunione sono state evocate certe soluzioni, come il trattamento delle acque grigie e nere, la produzione di idrogeno, motori ibridi, pannelli solari, batterie al lithio. Intanto, anche l’Italia e la Germania cosí come la Francia e Monaco, stanno lavorando su progetti per attenuare l’impatto sull’ambiente delle navi. Bernard d’Alessandri, direttore dello Yacht Club (foto), a conclusione dei lavori ha detto: “ Il legame ambientale esiste, e la prova c’è: la qualità degli scambi e la volontà di lavorare insieme. Questo primo simposio mostra tutta la ricchezza e la forza del dialogo. Riunire tutti i settori dello yachting è la missione della Belle Classe Super Yachts. Una nota di ottimismo e soprattutto una prima base di riflessione. Tocca a noi approfondirla e continuare le misure adottate”.
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Il Primo aereo elettrico presentato ad EVER!
Venerdí 26 marzo. Il primo aereo elettrico MC30E, (ft.©WSM/Colman).
Ecco una delle novità di Ever. Si tratta di un Colomban MC30 Luciole trasformato in MC30E il primo aereo a propulsione completamente elettrica. Il velivolo di base è stato specialmente modificato proprio per le sue caratteristiche aereo dinamiche che gli permetteranno di restare nella categoria degli Ultra Leggeri a Motore (ULM) nonostante il peso delle batterie. Lo presenta la società Lussemburghese Special Aerotechnics rappresentata dal suo pilota ed ingegnere Jean-Luc Soullier e dal promotore Martin Marschner, entrambi presenti allo stand. Il velivolo è lungo 4,74 metri, pesa a vuoto 64 chilogrammi e a pieno carico può arrivare a 170Kg., volerà ad una velocità massima di 250Km/h, velocità di crociera 200 km/h. L’MC30E, a lavorazione ultimata, dovrebbe compiere il primo volo elettrico postale: dal Principato di Monaco all’aeroporto di Nizza. A pilotarlo il suo stesso ideatore Jean-Luc Soullier. Le energie rinnovabili mettono le ali ed il Principato di Monaco presenta questo modello, ancora una volta un passo avanti sui tempi!
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Le novità a EVER.
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Venerdí 26 marzo. La Smart consegnata al Sovrano monegasco, (ft.© WSM/Colman)
Il Salone Ever è ricco di novità e in questi giorni cercheremo di presentarvele. Solo in un anno le case automobilistiche e di moto hanno fatto grandi passi avanti nel settore. Se nelle scorse edizioni erano presenti soprattutto prototipi, oggi Ever giunto alla 5° edizione è un vero e proprio salone dei veicoli ecologici. Moltissimi i modelli presentati che soddisfano un’ampia clientela. Dall’auto sportiva elettrica, alla city car comoda in città per parcheggiare e tutte con una marcia in più: non inquinano!
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Un momento dell'inaugurazione, la premiazione di giovani che hanno preso parte ad un concorso di decorazione per scooter, (ft.© MGC/NewPress7)
L’apertura è stata anche l’occasione per la consegna ufficiale a S.A.S. il Principe Albert II, che ha inaugurato il salone, della prima Smart Fortwo Electric, simbolo della concretizzazione dell'accordo firmato nel dicembre dello scorso anno tra il Principato di Monaco, il marchio Smart e la Daimler AG.
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La Mitsubishi elettrica usata dalla Posta di Monaco.
A questa, seguiranno altre 9 piccole Smart, che amplieranno il parco auto non inquinanti in uso ai Servizi di Stato, come ad esempio la Posta. La nuova arrivata sarà utilizzata dal servizio dei Parcheggi Pubblici del Principato. Da ricordare che i parcheggi del Principato mettono a disposizione oltre 300 prese per la ricarica dei mezzi elettrici e per la fine dell’anno sarà proposto nei parking l’affitto di veicoli elettrici.
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EVER, il Salone dell'Ambiente.
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Giovedí 25 marzo. Nella foto la Smart elettrica, (ft.©WSM/Colman)
Si apre oggi al Grimaldi Forum Ever il Salone dei veicoli ecologici e delle Energie Rinnovabili fino al 28 marzo. Si annuncia un salone molto ricco di espositori e con tantissime novità, tra queste la presenza al salone del primo aereo elettrico. Si potranno scoprire i diversi settori dell’energia rinnovabile e i vari materiali che possono essere utilizzati a basso impatto ambientale.
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Ever sarà anche un vero e proprio salone dell’automobile, con vetture non inquinanti. In mostra solo veicoli elettrici o ibridi che si possono trovare in vendita sul mercato dell’automobile e allo stesso tempo molti saranno presentati molti prototipi.Ci sarà poi l’appuntamento con il Rally delle auto elettriche, oltre 100 le auto iscritte alla competizione. Non mancheranno, come ogni anno, tavole rotonde e dibattiti sui vari argomenti legati all’ambiente.
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Tara Oceans: qualche difficoltà.
Martedí 23 marzo, (ft.© D.R.).
Prosegue la navigazione della goletta scientifica Tara, non senza difficoltà. L’imbarcazione ha un filo diretto con Yacht Club Monaco, grazie a Alain Giese che trasmette il diario di navigazione giornaliera. Tara, che si trova nell’Oceano Indiano ha registrato una pagina avventurosa a causa di diverse panne, fortunatamente senza conseguenze gravi per la sicurezza della goletta. Unico disagio per le 15 persone a bordo, tra equipaggio, ricercatori e giornalisti è il grande caldo a bordo ma tutte le attività sono proseguite regolarmente. A risolvere i problemi tecnici Alain Giese, vecchio lupo di mare, che con metodo, esperienza e calma ha trovato le soluzioni appropriate ai vari guasti.
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Alimentazione dell’acqua insufficiente nel sistema di climatizzazione del laboratorio ottico, importantissimo per il sistema informatico. Céline Demier si è rotta un dito lasciando cadere un grosso coperchio di un macchinario: è stata curata via telefono e con foto trasmesse via internet, ora il dito è steccato. Danni anche alla sonda che permette i prelievi scientifici, vero cordone ombelicale tra i ricercatori di Tara e il fondo dell’Oceano, sezionatosi in due riprese: riparazione effettuata. Infine piccolo problema di “iniezione” del motore, due giorni di lavoro ed anche questo guasto è stato superato. IN seguito a questi problemi è stato rinviato lo scalo a Mumbai si parla al suo posto di Mahé alle Maldive. www.ycm.org
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Lo YCM da Twiga a Tara.
Giovedí 18 marzo, (ft.© Tara Oceans)
Un altro membro dello Yacht Club di Monaco a bordo di Tara. Si tratta di uno dei marinai più esperti, Alain Giese, responsabile logistico di Twiga. In qualità di secondo, a bordo della goletta oceanografica, Giese effettuerà tre missioni nel corso dell’anno. Questo incarico di Giese, dopo quello di Charles Terrin, conferma ancora una volta l’impegno dello YCM nelle tematiche dello Sviluppo Sostenibile, in particolare sui cambiamenti climatici. Ha dichiarato Alain Giese: “E’ naturale per me partecipare, nel limite delle mie competenze, ad una missione scientifica e di sensibilizzazione, nella quale è impegnato il Principato”.
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La goletta Tara continua a solcare gli oceani. La rotta più lunga, due settimane, è quella attuale tra Mascqte nel Sultanato di Oman e Mumbay capitale dello Stato indiano di Maharashtra. A bordo non solo ricercatori scientifici, tecnici ma anche giornalisti. Numerosi i prelievi di campioni effettuati in alto mare, attraverso una speciale sonda che arriva a centinaia di metri di profondità; il materiale scientifico è poi esaminato a bordo del grande laboratorio di Tara.
Il giornale di bordo di Tara, scritto da Alain Giese è visibile sul sito dello Yacht Club di Monaco: www.ycm.org
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Premio delle Scienze Albert I° a Yvon Le Maho.
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Venerdí 12 marzo, (ft.©G. Luci Palais Princier MC).
S.A.S. il Principe Albert II ha consegnato il Grand Prix des Sciences de la Mer Albert I de Monaco al professor Yvon Le Maho per i suoi lavori nelle Sciences du vivant. Le Maho è un esperto mondialmente riconosciuto per le strategie di termoregolazione ipometabolica dei pinguini. Il premio, che viene assegnato ogni due anni, è stato consegnato dal Sovrano nell’ambasciata di Monaco a Parigi. Il professore è anche a capo del progetto internazionale che associa il Centro Scientifico di Monaco e il CNRS sugli ecosistemi sensibili al cambiamento climatico. Il Sovrano ha anche ricompensato il professore Xavier Le Pichon per i lavori nella Scienza della materia. Il professore, specializzato in geotecnica delle placche (tettonica delle placche), è membro dell’Accademia delle Scienze della National Accademy of Sciences”. Il Grand Prix des Sciences de la Mer Albert Ier de Monaco è stato istituito dal Principe Rainier III in occasione del 150° anniversario della Società Geografica di Parigi (fondata nel 1821) nel 1971.
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Tara Oceans: prosegue missione coralli.
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28 febbraio. La squadra scientifica al completo, da sinistra: Dr Andrew Baker (Miami University), Dr David Obura (CORDIO Kenya), Dr Ameer Abdulla (IUCN Ginevra), Dr Stéphanie Reynaud (CSM) e Dr Didier Zoccola (CSM)al centro Dr.Francesca Benzoni (Università Milano-Bicocca),(ft.©F.Benzoni).
Prosegue la missione di Tara Oceans progetto che rientra nell’ambito dell’anno della Biodiversità deciso dall’ONU per approfondire le conoscenze sulla biodiversità marina. Dopo aver trascorso tre settimane a Djbouti, nel golfo di Tadjourah, per raccogliere un gran numero di campioni corallini, il gruppo di ricercatori passa ora agli esami di laboratorio. Ricordiamo che la spedizione durerà tre anni e si occuperà oltre della situazione dei coralli anche del plancton.
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Sono in sei i ricercatori scientifici a bordo della goletta Tara (articolo su montecarloin del 14 gennaio in “Ambiente”), tra cui due del Centro Scientifico di Monaco: Stéphanie Réynaud e Didier Zoccola, del gruppo fa parte anche la dottoressa italiana Francesca Benzoni coordinatrice del progetto. Una buona notizia viene dal fatto che la barriera di Djbouti, esaminata 12 anni fa, ha resistito in questi anni al degrado provocato dai cambiamenti climatici, i ricercatori vogliono ora capire il segreto di questa vitalità. Soprattutto l’associazione tra i coralli e i buoni “batteri” che vi sono associati. Tara è ora diretta nell’oceano Indiano per due nuove missioni: Saint Brandon (Isole Mauritius) e Mayotte (isoletta situata tra Mozambico e Madagascar).
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La FPA2 partecipa al centenario del Museo Oceanografico. 25 febbraio
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(ft.©WSM/Colman)
Philippe Mondielli, direttore scientifico della Fondation Prince Albert II spiega a montecarloin.net uno degli eventi che celebrerà i 100 anni del Museo Oceanografico.
MCin: Come si chiama la manifestazione, di cosa si tratta e quando si svolgerà?
P.M.: Dal 31 marzo al 1° aprile, su idea di S.A.S. il Principe Albert II e organizzato dal Museo Oceanografico, dalla Fondation Albert I e dalla Fondation Albert II de Monaco, si riunirà un gruppo di riflessione, che sarà formato da una trentina di personalità di grande rilievo in diversi settori che non si sono mai incontrate sotto il nome Monaco Blue Initiative. I campi saranno: scientifico, politico, economico-industriale, mediatico, letterario ed artistico. Questo gruppo dovrà trovare idee originali, inedite, proposte pratiche e concrete, dibattendo su due temi legati agli oceani.
MCin: Quali saranno i due temi?
P.M.: “Gli abissi, una nuova biodiversità da proteggere” e l’altro “Le grandi specie marine, chiave di volta dell’ecosistema marino”.
MCin: Perché scegliere personalità cosí diverse per formare il gruppo di riflessione?
P.M.: E’ importante in un dibattito di questo tipo avere la visione delle cose attraverso mentalità differenti, orizzonti aperti con un grande amore per il mare. Si potranno ottenere raccomandazioni diverse che potranno influenzare in un altro modo gli uomini politici.
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Un tonno rosso, (ft.©D.R.)
MCin: Perché la scelta degli abissi come nuova biodiversità da proteggere?
P.M.: Gli abissi, sono la zona del mare dove non penetra luce e rappresentano il 50% della superficie del globo. Dagli anni ’70 si è cominciata a conoscere la vita che esiste nelle grandi profondità, soprattuto si è scoperto che laggiù la vita è molto ricca in biodiversità ancora poco conosciuta. E’ importante conoscere e scoprire il più possibile di questo ambiente perché purtroppo a causa della pesca industriale ancora prima di conoscere questa biodiversità la stiamo distruggendo. Si tratta di un mondo a parte che funziona differentemente.
MCin: Le grandi specie marine saranno al centro del secondo dibattito.
P.M.: Sul tonno rosso è in atto una discussione internazionale perché è la specie marina più minacciata di estinzione ed è anche la specie più ricercata: recentemente abbiamo appreso che un tonno rosso era stato venduto al mercato giappponese per 120 mila euro! Gli esperti non sono neppure sicuri che se si fermasse completamente la pesca di questa varietà di tonno, in tutto il mondo, questa specie si potrebbe salvare. Siamo ad un punto di rottura della riproduzione, al disotto del 15% della popolazione. Non abbiamo mai parlato tanto del tonno rosso come in questo periodo in tutto il mondo: il dibattito è lanciato, questo è importante. La sensibilizzazione a poco a poco tocca tutti gli Stati, le politiche seguiranno. Il Principato di Monaco, grazie al nostro Sovrano, ha lanciato la discussione per la salvaguardia del tonno rosso nel mondo, tutte le istituzioni monegasche hanno lavorato fianco a fianco e siamo stati efficaci.
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I 100 anni del Museo Oceanografico presentati a Parigi. 25 febbraio
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Un momento della conferenza stampa a Parigi, (ft.©C.Gallo Centre de Presse MC).
Il Museo Oceanografico festeggia i suoi 100 anni. Inaugurato il 29 marzo del 1910 fu creato dal Principe Albert I (1848-1922) ed ideato come tempio delle scienze e delle arti destinato a presentare i risultati delle campagne scientifiche svolte da Albert I e a presentare le nuove conoscenze sui mari e gli oceani. Il centenario del Museo Oceanografico sarà un momento importante nell’anno Internazionale dedicato alla Biodiversità e per l’impegno del Principato nella tutela dell’Ambiente. Diverse istituzioni contribuiranno ai vari eventi previsti per questa importante ricorrenza.
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La Terrazza delle Prigioni di fianco al Museo Oceanografico, (ft.©WSM/Colman).
Sulle Terrazze delle Prigioni ci sarà un’esposizione che racconterà in immagini, fino alla fine dell’anno, l’avventura della costruzione del Museo. Sarà ricordato il comandante Jacques-Yves Cousteau, direttore del Museo per 31 anni e che proprio quest’anno avrebbe compiuto 100 anni!
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Damien Hirst "Love of God", (ft.© D.R.)
Il Museo spalancherà le porte all’arte contemporanea con una mostra intitolata “Cornucopia” dedicata alle opere dell’artista britannico Damien Hirst (2 aprile-30settembre). L’esposizione sarà organizzata in collaborazione con il Nuovo Museo Nazionale di Monaco. In questo modo sarà rinnovato il legame tra scienza ed arte come desiderava il Principe Albert I. Dal 18 novembre, ci sarà la mostra Viva il Mediterrnaeo e la sua Biodiversità, sarà proposto al pubblico di scoprire il Mediterraneo attraverso delle immagini eccezionali.
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Accordo finanziario a favore dell’ambiente. 14 febbraio
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Da sinistra: P.Weller direttore sviluppo della Financière Champlain, B.Fautrier vice-presidente FPA2, J-F.Descaves presidente e direttore di gestione della Financière Champlain, (ft.©FPA2).
La Financière de Champlain e la Fondation Prince Albert II de Monaco hanno siglato un accordo riguardante la complementarietà delle loro competenze e il sostegno finanziario attraverso il Performance Environnement International (PEI). Nell’anno dedicato dalle Nazioni Unite alla protezione della Biodiversità, l’accordo tra le due entità si traduce in un impegno comune sugli stessi valori. Per sostenere finanziariamente i progetti della Fondazione Prince Albert II, la Financiere de Champlain ha creato un fondo specifico (Part G) dal suo fondo PEI; una percentuale verrà versata alla FPA2.
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La Fondazione ha per obiettivo di federare, a livello internazionale, le iniziative dei ricercatori, i progetti innovativi legati alle problematiche ambientali, le imprese e i finanziatori. In quest’ottica, i recenti sviluppi strategici della Financière de Champlain rinforzano le possibilità di creare dei legami tra gli attori del settore. Ecco alcuni esempi di progetti sostenuti dalla FPA2. – Creazione di piccole unità autonome di dissalatori di acqua di mare funzionanti con energia rinnovabile per le regioni che soffrono di carenza idrica. – Costruzione di un’installazione pilota nella provincia di Kitui in Kenya per la valorizzazione energetica di una pianta locale (non alimentare) Jatropha Curca, per la produzione di Biodiesel. – Lotta contro l’estinsione del Tonno Rosso in Mediterraneo. La Part G del PEI sarà aperta ai privati, alle società, alle istituzioni con una sottoscrizione minima di 5 mila euro: investire per guadagnare ma allo stesso tempo promuovere progetti per migliorare il nostro Pianeta.
www.fpa2.mc www.financieredechamplain.fr
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Ambiente: Cyril Gomez spiega il piano "Energia e Clima". 1 Febbraio
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(ft.©WSM/Colman)
Il 2010 sarà l’anno dedicato alla Biodiversità come deciso dall’Organizzazione per le Nazioni Unite. Il Principato di Monaco, per volere di SAS il Principe Albert II, da lungo tempo si occupa di ambiente. Non solo per sensibilizzare la società internazionale ma anche per migliorare la qualità della vita nello stesso Principato. Per questo abbiamo incontrato il direttore del Servizio dell’Ambiente (Service Environnement), Cyril Gomez a cui abbiamo chiesto quali sono i progetti che interessano Monaco.
C.G: Il governo ha deciso un piano ambientale, Energia e Clima, molto strutturato e noi ci occupiamo di eseguirlo. Bisogna proseguire gli sforzi iniziati ed il cammino è lungo. Due sono i grandi assi su cui si sviluppa il piano ambiente: la conservazione della biodiversità e lo sviluppo di una città ecocompatibile.
MCin: Cosa prevede la conservazione della biodiversità esattamente?
C.G: Proteggere le specie animali marine e terrestri e compiere un inventario di queste. Bisogna avere una conoscenza profonda dei luoghi e nel caso del mare capire l’esatta qualità dell’acqua. Noi effettuiamo esami continui per conoscere la qualità dell’acqua del nostro mare e posso assicurare che è ottima; i nostri dati sono confermati dall’aumento di alcune specie di pesci.
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MCin: Ma noi vediamo sul mare galleggiare chiazze di sporco; come si può affermare che l’acqua è pulita?
C.G.: Lo ripeto, la qualità dell’acqua del nostro mare è molto buona, purtroppo quello a cui lei si riferisce viene portato dalle correnti marine. Per questo l’unica cosa che noi possiamo fare è passare con delle piccole imbarcazioni elettriche lungo la costa che raccolgono queste immondizie. Quando avremo finito di fare l’inventario delle specie di fauna e flora marina, passeremo i nostri dati ad un gruppo di biologi e ricercatori marini che dovranno decidere che tipo di barriera marina dovremo collocare per migliorare ed ingrandire l’habitat delle specie marine. Lo stesso è stato fatto per la parte terrestre. Nel 2007 sono state identificate nel Principato 18 specie diverse a livello di flora ad alto valore patrimoniale. I punti controllati sono stati tutti i giardini del Principato. Il 2010 sarà l’anno dell’inventario della fauna.
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MCin: La gente si lamenta dell’intenso traffico cittadino che provoca inquinamento non solo dell’aria ma anche acustico. Cosa avete previsto per risolvere questo grave problema?
C.G: La mobilità è al centro della nostra attenzione da diversi anni. Il trasporto in comune è un mezzo molto importante per limitare il numero delle auto che tutti giorni arrivano nel Principato dalla Francia e dall’Italia. Per incentivarlo abbiamo creato tariffe agevolate per i parcheggi. Il Principato ha poi acquistato lo scorso anno dei nuovi treni proprio per arrivare ad ottenere un treno ogni quarto d’ora negli orari di punta dei pendolari. A Monaco si fermano ogni giorno 100 treni. Abbiamo incrementato il servizio dei bus, che sono molto più numerosi e viaggiano tutti alimentati da bio-carburante, il diester, di orgine vegetale. E’ stato istituito anche il servizio notturno dei bus nei fine settimana, per evitare che i giovani vadano in giro con motorini che spesso la notte disturbano la quiete con il loro rumore. Speriamo che anche i residenti siano stimolati da queste iniziative e lascino le loro auto quanto più possibile nei garage per muoversi in città con i mezzi pubblici, scale mobili, ascensori e belle passeggiate. Chi per esempio ha un posto macchina in affitto in uno dei parcheggi pubblici e lascia la propria auto ferma per un periodo minimo al mese, vede ridotta la tariffa di locazione e gli viene offerto un abbonamento gratuito per i bus. Ci sono poi i contribuiti del governo (30%) per tutti coloro volessero acquistare dei veicoli elettrici per girare in città (privati o società) mentre per Ie auto ibride il contributo è di 3.000 euro e per le semi-ibride è di 1.500 euro. Anche i servizi pubblici di Monaco si sono dotati di un parco macchine con veicoli elettrici. Per l’inquinamento acustico, il servizio dell’urbanismo si occupa anche della gestione dei rumori nei cantieri, grazie all’uso di particolari pannelli insonorizzanti.
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MCin: Per la gestione del traffico com’è la situazione? Quali i programmi?
C.G.: Abbiamo la piattaforma di Fontvieille che è un centro di distribuzione urbano veramente performante, attraverso cui viene pianificato il percorso di tutti i camion che ogni mattina giungono a Monaco per la distribuzione. Grazie a questo coordinamento l’inquinamento dei mezzi pesanti è diminuito del 25%. Certo il traffico migliorerà definitivamente quando saranno realizzati i due grandi garage-silos che saranno costruiti alle due entrate del Principato: Jardin Exotique e Parc Saint Roman. Chi entrerà a Monaco sarà obbligato a parcheggiare e grazie a navette speciali le persone potranno raggiungere, grazie ad un traffico sicuramente più scorrevole e in tempi molto rapidi, i punti di interesse.
MCin: Passiamo all’energia: nel mese di dicembre avete eseguito una termografia sul Principato, per capire quali sono quegli immmobili che hanno grandi dispersione termica attraverso i tetti. Avete già i risultati?
C.G.: No, il risultato lo avremo a primavera. Si tratta di un lavoro molto lungo e complicato a cui sta lavorando un gruppo di esperti che devono applicare i risultati alla carta del Principato con tutti i suoi immobili perché non si tratta di un foto digitale ad effetto immediato. Entro il 2020 Monaco si è impegnato a ridurre del 30% le emissioni di gas effetto serra e a ridurre sempre del 20% il consumo di energia. Inoltre dal 2006 è vietato, in tutte le nuove costruzioni, l’uso del gasolio come carburante da riscaldamento. C’è da dire che l’inquinamento maggiore scaturisce, 1/3 dai carburanti delle auto, 1/3 dai riscaldamenti e 1/3 dall’inceneritore di Fontvieille. Quest’ultimo peró fornisce l’energia termica per tutto il quartiere.
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Buoni risultati otteniamo grazie alla compensazione di alcuni eventi che producono inquinamento. Per ogni evento vengono stanziati fondi per il ripopolamento forestale e per questo ci si appoggia solitamente alla fpa2. La SMEG (la società elettrica), sta sviluppando piani e tariffe particolari per limitare che la richiesta di elettricità aumenti a dismisura nelle ore di punta. Il 20% dell’energia utilizzata a Monaco è rinnovabile. Di questa, il 17% è prodotta dalle pompe di calore che usano l’acqua di mare. Queste pompe si trovano in quasi tutti gli edifici pubblici che si trovano sulla costa. Il primo a farne uso fu lo Stade Nautique Rainier III nel 1961, poi l’Auditorium, il Grimaldi Forum, l’hotel Fairmont, solo per citarne qualcuno. Altri 64 immobili sono dotati i pannelli fotovoltaici, come per esempio il College Charles III. Tutti gli edifici demaniali di recente costruzione sono dotati di teconologie ecocompatibili.
MCin: E per il settore privato?
C.G.: Deve essere sensibilizzato. La termografia servirà a far capire chi deve compiere dei lavori di isolazione, inoltre i vecchi edifici dovranno mettersi a norma con i riscaldamenti. Il governo incentiva le sostituzioni dei vecchi impianti a favore del gas e del fotovoltaico. Intanto si attende, da parte del governo la pubblicazione del Code d’Environnement, che detterà i punti salienti del piano ambientale.
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Monaco contro la deforestazione. 29 gennaio
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Il Sovrano con il fotografo Cyril Ruoso, (ft.© WSM/Colman)
Il Principato di Monaco è sempre più impegnato nella protezione dell’ambiente. Si è svolta una tavola rotonda per discutere, tra addetti ai lavori, del problema della deforestazione. Infatti oltre il 20% delle emissioni di gas ad effetto serra provengono dalla distruzione di foreste tropicali, che portano al degrado del suolo e alla scomparsa della biodiversità. Monaco vuole portare il suo contributo ed ha lanciato un’iniziativa per la promozione dell’utilizzo di legno certificato nel Principato attraverso azioni che sensibilizzino il grande pubblico. La Fondation Prince Albert II e l’associazione MC2D hanno chiamato questa operazione “Monaco s’engage contre la déforestation”.
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La mostra resterà aperta fino 28 maggio.
Per questo, SAS il Principe Albert II ha inaugurato una bellissima mostra fotografica di Cyril Ruoso dal titolo “Ricchezza della foresta tropicale” all’interno della galleria del Parking des Pecheurs. Il fotografo, testimonia attraverso i suoi scatti, le meraviglie di un eco-sistema unico; la cultura di un popolo la cui sorte è strettamente legata a quella delle foreste tropicali: i pigmei Baka. “Ho compiuto circa sei viaggi nella foresta tropicale -ha spiegato Cyril Ruoso- per arrivare a creare questa esposizione. E’ un luogo meraviglioso, ricco di tesori naturali: fauna e flora sono spettacolari”.
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Occorre dare un valore economico sostenibile alle foreste con una gestione adattata. Uno sfruttamento ragionevole permette di individuare gli alberi in base alla loro essenza e alla loro età, rispettando le zone ricche in biodiversità e le popolazioni che lí vivono. Questo permette alla foresta di rigenerarsi e di creare un valore economico per la popolazione locale. Contro la deforestazione bisogna pertanto produrre, commercializzare e consumare solo legno certificato. Il Principato di Monaco ha quindi deciso di essere d’esempio nella protezione delle foreste tropicali.
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Un momento della tavola rotonda.
Il progetto sostenuto dalla fpa2 si chiama “ Centro di Eccellenza Sociale (CES) per le foreste del Bacino del Congo” ed è gestito da The Forest Trust (TFT), un’organizzazione non a scopo di lucro. Il progetto ha come obiettivo la formazione di esperti sociali africani capaci di insegnare alle popolazioni locali la gestione delle loro foreste e a portare le società che si occupano di vendere il legno raccolto a mettere in opera un programma sociale solido che permetta di ottenere la certificazione FSC (Forest Stewardship Council). www.fpa2.mc www.tft-forest.org
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Monaco e la Biodiversità. 26 gennaio
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Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2010 Anno Internazionale della Biodiversità. L’obiettivo è sensibilizzare le coscienze di tutti sulla ricchezza e sulla fragilità delle forme di vita esistenti sul pianeta Terra che formano la cosidetta “biodiversità”. Durante l’anno, gli Stati membri dell’ONU, saranno impegnati su questo fronte. Il Principato di Monaco, che fa parte dell’Organizzazione per le Nazioni Unite, attraverso il governo, la Fpa2, l’Istituto Oceanografico e la Fondation Albert Ier Prince de Monaco, sarà impegnato in molteplici iniziative.
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Il prossimo appuntamento importante è quello di giovedí 28 gennaio, dove la Fpa2 e MC2D presenteranno “Monaco contro la deforestazione” per promuovere l’ultilizzazione nel Principato di legno proveniente da foreste gestite in modo sostenibile da parte delle imprese e dei governi. Nel corso del Salone Monacology e della Giornata per l’Ambiente, si svolgeranno diverse conferenze e atelier dimostrativi.
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Nel 2010 assisteremo alla realizzazione di barriere artificiali nelle acque costiere del Principato, al fine di accrescere la biodiversità marina del litorale. Proseguirà inoltre l’inventario della fauna e flora marina e terrestre, con la finalizzazione della cartografia delle nacchere, ossia le Pinna Nobilis, nella riserva del Larvotto. Un gruppo di lavoro, guidato dal Centro Scientifico di Monaco e dall’ AIEA, si occuperà delle relazioni tra Stato, biodiversità marina ed economia. Il governo monegasco ha per obiettivo di sostenere uno sviluppo economico compatibile con la conservazione delle specie e del loro habitat.
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Monaco Blue initiative si terrà in occasione del centenario del Museo Oceanografico dal 31 marzo al 1° aprile. Una trentina di personalità internazionali discuteranno sui temi: - “La biodiversità dei grandi fondali, I predatori marini, pietre miliari dell’ecosistema”.
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Il Sovrano al 3°Summit delle energie future ad Abu Dhabi. 22 gennaio
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(ft.©G.Luci/Palais Princier Monaco)
SAS il Principe Albert II ha partecipato alla 3° edizione del Summit Mondiale delle Energie Future che si è svolto ad Abu Dhabi, al quale erano presenti 150 delegati in rappresentanza di 70 Paesi. Durante il suo discorso, il Sovrano ha insistito sull’urgenza di trovare una soluzione alla crisi energetica, ed ha detto: “… la prima sfida è permettere l’applicazione di un’energia poco costosa e in quantità sufficiente per soddisfare il bisogno di tutti – ha poi proseguito aggiungendo- se tocca ai ricercatori immaginare l’energia del futuro, tocca agli impreditori accettare il rischio economico e ai politici di creare le condizioni favorevoli per promuovere la ricerca ed incitare l’uso delle nuove energie”. Il Sovrano monegasco ha ricordato che il suo governo sostiene finanziariamente la realizzazione di istallazioni solari termiche che sostiuiscano i carburanti fossili, la possibilità di acquisto di elettricità prodotta da energia solare, la costruzione di infrastrutture modello per gli immobili pubblici, lo sviluppo dei trasporti comuni, il rispetto di criteri precisi nell’acquisto dei veicoli comprati dallo Stato per servizi pubblici.
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Tara Oceans: spedizione scientifica. 14 gennaio.
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SAS il Principe Albert II, al suo fianco da sinistra a destra :Charles Terrin, Alain Giese, Didier Zoccola, Stéphanie Reynaud, Etienne Bourgois, Hervé Bourmaud e Francesca Benzoni. (ft.©YCM)
Nell’anno della bio-diversità indetto dalle Nazioni Unite, lo Yacht Club di Monaco, in collaborazione con il museo Oceanografico e il museo Navale di Monaco ha organizzato un’interessantissima conferenza per parlare dei risultati della missione dell’imbarcazione scientifica Tara, dal titolo: “Da Tara Artico a Tara Oceani: presentazione dei contenuti scientifici”. Alla presenza di SAS il Principe Albert II, del vice-presidente della fpa2 Bernard Fautrier e di numerosissime altre personalità, una ricca platea ha seguito la conferenza esplicativa sulla missione, tenuta da alcuni rappresentati del gruppo di ricercatori imbarcati su Tara. Tra questi, l’italiana Francesca Benzoni, Coordinatrice Scientifica del progetto, specializzata nella ricerca-studio dei coralli.
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(ft.©WSM/Colman)
Etienne Bourgois, co-direttore di Tara, dopo aver ringraziato SAS il Principe Albert II per il Suo impegno verso la protezione dell’ambiente tramite la sua Fondazione, ha spiegato la missione di questa splendida goletta di 70 metri che naviga in tutti i mari per occuparsi dell’ambiente. Nella continuità di Tara Artico, che ha esplorato l’oceano Artico dal settembre 2006 al gennaio 2008, sotto l’egida del programma europeo Damocle, Tara Oceani è partita nel 2009, per tre anni fino al 2012, alla scoperta dell’attuale vita degli Oceani.
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Dagli atolli corallini tropicali agli istmi medio-orientali fino al passaggio a nord-ovest; uno studio globale, con il massimo della tecnologia; a bordo di Tara è stato creato un laboratario scientifico dove i 15 ricercatori internazionali possono collaborare in una multidisciplinarità del tutto rara. 12 i settori di ricerca, una spedizione scientifica a cui è associato un programma di sensibilizzazione e di educazione.
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montecarloin.net ha chiesto a Francesca Benzoni di spiegarci come è nata la sua avventura in questa spedizione?
F.B.: Mi sono laureata in scienze biologiche all’università Milano-Bicocca ed ho fatto una tesi particolare sulla “Sistematica dei coralli”. Per riuscire a realizzarla ho avuto l’aiuto di un professore di Perpignan e l’ho pubblicata. Avevo iniziato a insegnare all’università, quando sono stata contatta grazie alla mia tesi,ed ho accettato con grande entusiasmo la spedizione su Tara. Le mie ricerche si occupano dei coralli ed del loro cambiamento.
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MCin: Dopo quanto tempo ha osservato un deterioramento dei coralli?
F.B.: Purtroppo solo in tre o quattro anni. I cambiamenti ci sono soprattutto in quelle zone dove c’è molta attività umana.
MCin: Adesso lei riparte; quale sarà l’itinerario del vostro viaggio di ricerca?
F.B.: Per quanto riguarda il mio settore, ossia i coralli, andiamo prorio negli oceani dove ci sono le specie più interessanti. Partiamo alla volta dell’Arabia Saudita, passando per il canale di Suez, circumnavighiamo l’Arabia ed esaminere i coralli della zona e quelli dell’Oceano Indiano; questo per tutto il 2010. Passeremo l’Atlantico del sud per andare diretti nell’oceano Pacifico del sud, marzo 2011. Anche lí ci sono i coralli, dal punto di vista biologico, più interessanti.
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Vertice di Copenhagen: impegno del Principato. 18 dicembre
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(ft.©G.Luci/ Palais Princier)
Ad un passo dal fallimento del vertice, intesa di massima raggiunta a Copenhagen. Saranno stanziati 100 milioni di euro l’anno dalle Nazioni Unite per i Paesi di via di sviluppo, per controllare l’emissione dei gas serra. Importante, per la firma dell’accordo, l’incontro di oggi al Bella Center, tra il Presidente degli USA e quello della Cina. Intanto ieri, SAS il Principe Albert II ha tenuto il suo discorso al vertice. Questo uno stralcio. “.....Oggi a Copenhagen, il nostro obiettivo è di dare mandato ai negoziatori per giungere ad un accordo giuridico nel più breve tempo. Il rispetto degli obblighi del protocollo di Kyoto lascia a desiderare. Io auguro oggi poter apportare il contributo del mio Paese a due questioni chiave: l’attenuazione e l’adattamento. Sulla questione cruciale, le conclusioni del Gruppo di Esperti dei governi sulle’Evoluzione del Clima è senza equivoci.
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....Il riscaldamento del clima deve imperativamente stabilizzarsi a 2° centigradi. La responsabilità dei Paesi industrializzati a questo riguardo non può essere ignorata. Il mio Paese si mobilizza ed intende apportare il suo contributo allo sforzo internazionale. Le emissioni del Principato sono diminuite del 9% nel 2007 in rapporto al 1990, mettendoci sulla buona strada per il rispetto dell’impegno preso a Kyoto. Per il nuovo periodo d’impegno, il mio Paese è disposto a ridurre le sue emissioni di gas serra del 30% nel 2020 e dell’80% in 2050 in rapporto al 1990. Il Principato di Monaco è anche persuaso che la comunità internazionale dovrà dimostrare la sua solidarietà con i Paesi in via di sviluppo che mancano di mezzi per prepararsi all’avvenire. Una condivisione per una dimensione etica; il cambiamento climatico ci lancia una nuova sfida..."
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Il sovrano monegasco a Copenhagen. 15 dicembre
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(ft.©G.Luci/ Palais Princier)
La Fondazione Prince Albert II di Monaco ha firmato oggi un accordo di partenariato con il Climate Group che permetterà di dinamizzare la ricerca delle soluzioni tecniche per la lotta contro il cambiamento climatico. Il Principe Albert II ha parlato dell’interesse di sviluppare una politica di veicoli a zero emissione, come quella decisa dal governo monegasco, grazie all’accordo con diversi costruttori. Ed oggi il sovrano ha lanciato l’iniziativa: EV20.
“Cambiare il nostro modo di spostarsi – ha detto il sovrano- non è solo un obiettivo globale che ci si è fissati nel corso di un negoziato internazionale ma una vera sfida da accettare”.
SAS il Principe Albert II, parteciperà alle ultime due giornate del Summit di Copenhagen (17 e 18 dicembre) dove pronuncerà un discorso.
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SAS il Principe Albert II di ha partecipato anche a diversi altri impegni con i collaboratori della sua Fondazione. Nel corso dell’ Oceans Days, organizzato dall’Agenzia Europea dell’Ambiente, il sovrano ha pronunciato un discorso sulle minacce che gravano sugli oceani. Ha anche sollecitato la comunità internazionale a prendere in tempi rapidi misure urgenti per proteggere gli Stati Insulari e tutti quegli Stati con le coste molto vulnerabili. Il Principe Albert II ha spiegato poi nel dettaglio le misure prese dal Principato per proteggere il Mediterraneo ed ha annunciato il lancio di “Monaco Blue Initiative”, organizzato con la Fondazione Albert II di Monaco e il Museo Oceanografico per il prossimo mese di marzo. In quell’occasione un gruppo di personalità del settore si riuniranno per riflettere su come proteggere le specie marine e l’equilibrio tra uomo ed oceano.
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Un accordo di partenariato è stato firmato tra la Fondazione che porta il suo nome e il Fondo per il bacino forestale del Congo con l’obiettivo di instaurare uno sviluppo economico armonioso con l’ambiente.
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Auto elettriche a Monaco. 15 dicembre
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(ft.© G.Luci/Palais Princier)
Alla presenza di SAS il Principe Albert II di Monaco, la marca automobilistica Smart ha firmato un accordo con il Principato di Monaco. Dalla prossima primavera una decine di Smart elettriche gireranno per le strade di Monaco, le auto che faranno parte dei servizi dello Stato e dei servizi pubblici. Il parco auto-elettriche del Principato va così ad ingrandirsi dopo il precedente accordo siglato proprio pochi giorni fa con la casa automobilistica giapponese Mitsubishi.
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SAS il Principe Albert II alla Conferenza sul clima. 13 dicembre
(ft.© Palais Princier MC)
Da lunedì mattina SAS il Principe Alberto sarà a Copenhagen per la Conferenza Internazionale sui cambiamenti climatici. Il sovrano monegasco, assisterà alla cerimonia di apertura dell’Oceans Day a l’European Environment Agency, dove pronuncerà un discorso in occasione della prima serie di dibattiti dedicati all’impatto dei cambiamenti climatici sugli oceani, le coste e le piccole isole. Prenderà poi parte a diverse riunioni sulle differenti problematiche ambientali del mondo. Il Principe interverrà con un discorso alla Conferenza sul clima, martedì, subito dopo l’intervento del Segretario Generale dell’ONU Ban Ki Moon e il discorso del governatore della California Arnold Schwarzenegger. Giovedì sera gran galà presso la Casa Reale danese.
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SAS il Principe Albert II alla Conferenza sul clima. 12 dicembre
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(ft.© D.R.)
E’ in corso la Conferenza Internazionale sui cambiamenti climatici a Copenhagen. Da domenica sarà presente al dibattito anche SAS il Principe Albert II che esporrà i piani del Principato. C’è molta attesa per le decisioni finali che saranno prese dai rappresentati dei 190 Paesi, in una conferenza dove la differenza sarà data dalle decisioni di USA e Cina. Il documento che sarà elaborato sarà quello che sostituirà la convenzione di Kyoto, che fu ratificato nel 2005 da 182 Paesi, compreso il Principato di Monaco. L’obiettivo é quello di limitare le emissioni mondiali di CO² del 60-80% entro il 2050, per limitare il riscaldamento del pianeta a non oltre 2°.
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Nel processo mondiale sulla riduzione dei gas effetto serra, il Principato si è impegnato su degli obiettivi che hanno come data di scadenza il 2020 e sulla realizzazione di un piano chiamato “Energia-Clima”. Entro quella data, infatti, Monaco si impegna a ridurre del 20% le emissioni di gas effetto serra e a ridurre sempre del 20% il consumo di energia. Il piano del governo monegasco auspica anche, che il 20% delle energie consumate all’interno degli immobili, provenga da sorgenti di energia rinnovabile. Il piano “Energia-Clima” prevede il controllo della richiesta di energia ed una migliore regolazione dei consumi, i nuovi immobili dovranno rispettare le nuove norme HQE, è prevista anche l’ottimizzazione dell’illuminazione pubblica. Ci saranno incentivi sulle tariffe e le sovvenzioni per tutte le energie rinnovabili così come ci sarà un’azione per favorire l’acquisto di auto a combustibili alternativi. Si arriverà ad un divieto totale dell’utilizzo del gasolio come carburante da riscaldamento.
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Cambio di data per la termografica aerea. 11 dicembre
(ft.© Centre de Presse MC)
E' stata rinviata nella notte tra lunedi'14 e martedi'15 dicembre la termografia aerea che sarà effettuata da un velivolo bimotore dotato di scanner a raggi infrarossi che sorvolerà il Principato di Monaco. Si tratta di un esame che permetterà di misurare le dispersioni di calore degli immobili e l’operazione rientra nel piano “ Energia e Clima” deciso dal Governo monegasco che ha come obiettivo quello di aumentare del 20% l’efficacia energetica del Principato rispetto al 2006.
Il risultato della termografia sarà diffuso a tutti i residenti a Monaco.
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Termografia per il Principato, 8 dicembre.
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visione normale visione termografica
Se a Copenaghen si svolge la Conferenza Internazionale sull’Ambiente, a cui parteciperà anche SAS il Principe Albert II e che si concluderà il 18 dicembre, Monaco continua a portare avanti il progetto ecologico all’interno del Paese. Tra i vari problemi di inquinamento, senza dubbio ci sono i riscaldamenti, purtroppo regolati a temperature sempre troppo elevate a Monaco dove, anche quando fa freddo, la temperatura resta mite. La Direction de l’Environnement (direzione dell’ambiente) di Monaco in collaborazione con “Laboratoire National de métrologie et d’Essai” (Laboratorio di metrologia) ha deciso di intraprendere una perizia termica attraverso la termografia aerea infrarossa su tutto il Principato. Per fare questo verrà utilizzato un aereo bimotore che volerà ad una altezza tra i 300 e 600 metri.
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L’operazione si svolgerà durante il mese di dicembre, la data non è stata ancora diffusa perché occorre che ci siano le condizioni meteorologiche necessarie per compiere questa operazione: bassa temperatura, cielo sereno nelle 24 ore che precedono il volo, velocità del vento al suolo inferiore al 15 km. orari. Questo, per potere visualizzare in modo perfetto la perdita di calore dai tetti degli immobili, legati ai difetti di isolamento. Con questo sistema saranno cartografate le dispersioni energetiche del Principato. Spiega Cyril Gomez direttore del servizio dell’ambiente: “ Questa operazione fa parte delle azioni che bisogna compiere all’interno del Piano Energetico e Climatico deciso dal governo monegasco che ha come obiettivo di aumentare del 20% l’efficacia energetica del Paese rispetto al 2006”. I risultati saranno ampiamente diffusi.
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Monaco, leader mondiale dei veicoli elettrici, di Luisella Berrino. 25 novembre
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Si parlava giapponese questa mattina a Palazzo Grimaldi. Una folta delegazione in rappresentanza dei vertici della Mitsubishi, infatti, ha presentato a S.A.S. il Principe Alberto II quattro veicoli elettrici i-MiEV (Mitsubishi innovation Electric Vehicule) di ultima generazione, che saranno utilizzati dalla Smeg, dalle Poste e dai Parcheggi di Monaco.
Come è noto, il Principato da anni cerca soluzioni per risolvere i problemi ambientali e sostituire i trasporti convenzionali con veicoli elettrici a bassa emissione di CO2. In quest’ottica s’inserisce l’accordo siglato con la casa automobilistica giapponese che con Renault, Nissan e Daimler Chrysler (quest’ultima produrrà Smart elettriche) fabbricheranno vetture elettriche con un design moderno ed accattivante. Nel corso della conferenza stampa, il vice-presidente della Fondation Prince Albert II, Bernard Fautrier, ha sottolineato quanto Monaco sia sempre stata all’avanguardia nel favorire lo sviluppo di nuove tecnologie nel campo della propulsione meccanica.
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Grazie ad una serie di incentivi voluti dal Governo, come la sovvenzione del 30% sul prezzo di acquisto o la ricarica gratuita nelle 335 prese situate nei garage di Monaco, è stato raggiunto il considerevole numero di 272 vetture completamente elettriche e 210 veicoli ibridi che hanno consentito al Principato di Monaco di essere leader mondiale nell’impiego di questa tecnologia. Le vetture presentate questa mattina si sono rivelate piacevolmente silenziose, brillanti e, grazie all’impiego delle batterie al litio, con un’autonomia di molto superiore ai modelli di prima generazione. Oltre agli appuntamenti classici per gli estimatori dei veicoli elettrici come le conferenze, le tavole rotonde, il rally, vi ricordiamo che dal 25 al 28 marzo del prossimo anno sarà nuovamente organizzato al Grimaldi Forum il salone “EVER” una vetrina interessante per coloro che vogliono contribuire a vivere in un paese che si impegna, ad essere rispettoso dell’ecologia.
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Protezione dei cetacei, di Valentina Colman. 1 novembre
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Italia, Francia e Monaco, i tre stati membri del Santuario di Pelagos per la protezione dei mammiferi marini, si sono riuniti a Monaco. Dieci raccomandazioni sono state approvate dalla Conferenza, che mirano all’attenuazione o all’eliminazione degli impatti di certe attività umane (la pesca, i disturbi sonori, l’inquinamento, il traffico marittimo) e al rinforzo della ricerca scientifica, mettendo a disposizione i risultati, sensibilizzando di più il pubblico e armonizzando le misure di sicurezza.
E’ stato creato un marchio di “qualità” relativo alla pratica dell’osservazione turistica dei cetacei. Basandosi sui risultati della sua messa in opera nella zona pilota di Pelagos, il marchio “qualità” sarà proposto anche al resto dei paesi del Mediterraneo e del Mar Nero durante la riunione delle parti aderenti ad ACCOBAMS a Monaco nel novembre 2010.
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I tre stati hanno istituito una Carta di partenariato tra le autorità locali e Pelagos, tutti s’impegneranno nell’intensificazione delle pratiche per la conservazione dei cetacei e potranno quindi beneficiare dell’immagine del marchio e del sostegno tecnico delle strutture dell’accordo. I rappresentanti dei tre Paesi hanno discusso della struttura giuridica e amministrativa della Segreteria Permanente dell’Accordo che avrà sede, dopo la Francia, in Italia, a Genova.
L’Italia dovrà proporre rapidamente un piano di lavoro prima della fine 2009.
Le delegazioni nazionali erano composte dai rappresentanti dei Ministeri in carico degli Esteri, dell’Ambiente, ma anche dai rappresentanti di collettività territoriali ed esperti scientifici e tecnici. La riunione è stata osservata da rappresentanti di ACCOBAMS e RAMOGE.
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Medaglia Teddy Roosevelt al sovrano monegasco. 25 ottobre
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S.A.S. il Principe Albert II in visita ufficiale a Washington, ha ricevuto, dal Congresso degli Stati Uniti, la medaglia Teddy Roosevelt. Si tratta di un importante riconoscimento per il suo impegno nella protezione dell’ambiente. Questa distinzione gli è stata consegnata nel corso di una serata organizzata dall’International Conservation Caucus Foundation (ICCF), alla quale hanno partecipato 200 invitati tra parlamentari, rappresentanti di associazioni ambientaliste e uomini d’affari. La Presidente della Camera dei Rappresentati, Nancy Pelosi, ha consegnato al sovrano monegasco la medaglia Teddy Roosevelt. L’ICCF ha come obiettivo di riunire uomini politici e di affari, per convincerli dell’importanza di una buona gestione delle risorse naturali animali e vegetali, elementi fondamentali per uno sviluppo sostenibile. Nel suo discorso, S.A.S. il Principe Albert II, ha voluto ricordare la figura di Theodore Roosevelt che fu il 26° Presidente degli USA, dal 1901 al 1909, ed ha detto “… di lui ho sempre ammirato la sua straordinaria capacità nell’essere in anticipo sui suoi tempi. Realizzando il sistema dei parchi nazionali, delle riserve naturali ed introducendo una gestione più giusta dell’acqua, Teddy Roosevelt, fu uno dei primi Capi di Stato a mettere l’ambiente – termine che neppure esisteva a quell’epoca- nel cuore di una visione coerente del suo Paese”.
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Museo Oceanografico per i ragazzi. 24 ottobre
In occasione della prossima settimana di vacanze scolastiche nel Principato di Monaco, dal 24 ottobre fino al 4 novembre, il Museo Oceanografico ha organizzato tutta una serie di eventi dedicati ai giovani, per divertirli istruendoli. Ogni giorno intorno all’acquario, alle ore 11, si potrà dialogare con un tecnico durante il pasto degli squali e degli altri grandi e piccoli ospiti dell’acquario. Alle 14,30, i giovani ospiti potranno incontrare i grandi occhi di Anna, il gigantesco fossile di ichthyosauro; potranno risalire così all’epoca dei dinosauri e capire l’evoluzione della vita sul pianeta. Alle 15,30 nella Sala della balena, al primi piano, i ragazzi potranno scoprire balene e delfini, conoscere la loro biologia, il loro comportamento e imparare tutto sulla loro protezione all’interno del santuario marino ligure. Inoltre, in diversi momenti della giornata (h. 13,14,15,16) ci saranno delle animazioni intorno al bacino tattile, che permetteranno di entrare in contatto diretto con gli animali: toccare la stella marina e i granchi suscita sempre molta emozione.
Per informazioni: Museo Oceanografico tel. + 377 93 15 36 00
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OCEANS, un film che tocca il cuore!
Un film-documentario di bellezza straordinaria Oceans, regia di Jacques Perrin e Jacques Cluzaud. Oceans è un film che lascia il pubblico senza fiato, dove le immagini non hanno bisogno di commenti e la musica è coinvolgente. Due anni di preparazione, quattro anni di lavoro, numerosissimi cameraman subacquei, 250 specie animali riprese nei diversi Oceani. Una vera e propria avventura tecnologica e scientifica.
Il film racconta la storia degli Oceani, dalla preistoria ai nostri giorni, mostra le creature che li abitano e l’influenza negativa dell’uomo sulla natura, con immagini crude ma di grande realtà.
“Alcuni animali- ha spiegato Cluzaud- sono stati filmati nei “santuari marini” perché ormai vivono solo lì, non esistono più lungo le nostre coste”. Jacques Perrin ha aggiunto: “L’uomo ha scoperto talmente tante cose oggi ma abbiamo anche aggredito la natura… eppure il mare è ancora un immenso territorio selvaggio, ancora oggi ci sono delle specie nascoste in mare, una meravigliosa favola vivente”. Un film che è un inno al mare ed una richiesta all’uomo: proteggerlo!
Al termine della proiezione i 1500 spettatori presenti nella Salle des Princes del Grimaldi Forum, hanno rivolto una vera e propria ovazione ai due registi, cui S.A.S. Albert II ha consegnato il premio della Fondazione che porta il suo nome.
Ricordiamo che alla Galerie des Pêcheurs prosegue, l’esposizione “Rêves D’Oceans”, con le fotografie tratte dal film.
www.fondationevent@fpa2.mc
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OCEANI. 9 ottobre
Inaugurata, alla Galerie des Pêcheurs, da S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco, l’esposizione “Rêves D’Oceans”, fotografie tratte dal film di Jacques Perrin e Jacques Cluzaud che sarà proiettato in prima assoluta, domani sera, sabato 10 ottobre nella Salle des Prince del Grimaldi Forum. Dopo il successo del “Popolo migratore”, Perrin ha deciso di percorrere i mari del mondo, per offrire al pubblico una testimonianza unica sulla fragile bellezza di un mondo, avviato alla scomparsa, se l’uomo non prenderà seri provvedimenti. Un progetto su cui Perrin e Cluzaud hanno lavorato per quattro anni. S.A.S. Alberto II di Monaco procederà all’assegnazione dei premi della Fondazione che porta il suo nome, a personalità internazionali che si sono distinte nel corso dell’anno nelle loro attività legate all’ambiente e alla protezione del pianeta. Quest’anno, riceveranno un riconoscimento anche tre giovani ricercatori a cui la Fondazione offrirà delle borse di studio per proseguire nelle loro ricerche. Jacques Perrin riceverà dalle mani del sovrano monegasco un premio speciale.
Per tutti coloro che volessero assistere al film, si può richiedere l’invito nel limite dei posti disponibili, direttamente alla
Fondation Prince Albert II tel.+ (377) 98 98 44 96 oppure
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"Oceani": prima cinematografica e Assegnazione premi FPA2.
Nella Salle des Princes del Grimaldi Forum, sabato 10 ottobre, S.A.S. Alberto II di Monaco procederà all’assegnazione dei premi della Fondazione che porta il suo nome, a personalità internazionali che si sono distinte nel corso dell’anno nelle loro attività legate all’ambiente e alla protezione del pianeta. Quest’anno, riceveranno un riconoscimento anche tre giovani ricercatori a cui la Fondazione offrirà delle borse di studio per proseguire nelle loro ricerche. In occasione della premiazione, sarà presentato in prima assoluta, il film Oceans di Jacques Perrin e Jacques Cluzaud. Dopo il successo del “Popolo migratore”, Perrin ha deciso di percorrere i mari del mondo, per offrire al pubblico una testimonianza unica sulla fragile bellezza di un mondo, avviato alla scomparsa, se l’uomo non prenderà seri provvedimenti. Un progetto su cui Perrin e Cluzaud hanno lavorato per quattro anni. Jacques Perrin riceverà dalle mani del sovrano monegasco un premio speciale.
Per tutti coloro che volessero assistere al film, si può richiedere l’invito nel limite dei posti disponibili, direttamente alla
Fondation Prince Albert II tel.+ (377) 98 98 44 96 oppure
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Copertina Internazionale per il Centro Scientifico di Monaco. 1 ottobre
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Il Centro Scientifico di Monaco (CSM) è in copertina del prestigioso giornale dell’Accademia Americana delle Scienze (Proceedings of National Academy of Science). I ricercatori del CSM, guidati dal professor Denis Allemand, studiano i meccanismi di calcificazione nei coralli che creano i recif. Una delle domande che preoccupano i ricercatori è di determinare come reagiranno i coralli di fronte all’acidificazione degli oceani. Le analisi sono state realizzate, con uno speciale microscopico acquisito dal CSM grazie ad un finanziamento del governo monegasco nel 2007. La pubblicazione è stata accolta positivamente dalla comunità scientifica internazionale con un commento del professor Colin Brownlee, direttore del Marine Biological Association a Plymouth.
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Ritorno in Amazzonia. 18 settembre
Presentazione al Museo Oceanografico dell’ultimo documentario di Jean-Michel Cousteau, figlio del Comandante Jacques Cousteau, dal titolo “Ritorno in Amazzonia”. Esattamente un quarto di secolo dopo la prima spedizione, guidata dal padre Jacques, Jean-Michel è tornato nella foresta amazzonica, polmone vitale per il pianeta terra e ne ha tratto un film molto interessante per esprimere le sue inquietudini sulla salvaguardia di questo importante patrimonio verde del mondo. Jean-Michel Cousteau, presidente dell’Ocean Futures Society viaggia per informare e parlare dei cambiamenti della terra, rivolgendosi ai politici, a coloro che hanno i poteri decisionali, ai giovani, alla gente comune, al fine di mobilizzarsi a favore della protezione dell’ambiente.
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L’obiettivo comune della dell’Ocean Futures Society e della Fondation Prince Albert II de Monaco: realizzare programmi educativi, di ricerca, e stabilire i principi di una politica etica per la protezione dell’ambiente . La Fondation Albert II de Monaco ha diviso la serata al Museo Oceanografico in tre momenti: la presentazione del film, un’esposizione di fotografie firmate Carrie Vanderhaar e una vendita all’asta, battuta da Sotheby’s, di quadri e foto che hanno per tema l’Amazzonia, il cui ricavato è andato a sostegno dei suddetti progetti. Ed è per contribuire alla protezione di questa immensa foresta che la Fondation ha sostenuto, durante l’estate, anche l’esposizione fotografica “Ritorno in Amazzonia”.
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Barriere coralline al Museo Oceanografico. 28 agosto
I rappresentati dei più importanti organismi di ricerca internazionali si riuniranno al Museo Oceanografico dall’1 al 3 settembre per discutere su “La bio-diversità delle barriere corallina”. Una sessantina di ricercatori (CNRS, Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi, IRD, IFREMER, EPHE, università Pierre e Marie Curie, Nice-Sophia Antipolis, Perpignan, La Réunion), tra cui quelli provenienti anche da USA, Australia, Israele, Taiwan, Madagascar ecc.. I ricercatori descriveranno ed analizzeranno i differenti aspetti della biodi-diversità delle barriere coralline in modo da comprendere la potenzialità d’adattamento di questo ambiente marino così sensibile ai cambiamenti ambientali.
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Uniti per proteggere il Tonno Rosso. 2 agosto
Dal gennaio dello scorso anno, la Fondation Prince Albert II de Monaco ed il WWF anno stretto un accordo per salvare il tonno rosso dall’estinzione. Il progetto ha una durata di tre anni e vuole promuovere un consumo responsabile, creare un santuario marino per il Tonno Rosso al fine di proteggere una delle ultime zone di riproduzione in Mediterranneo, creare una campagna scientifica che proceda alla cattura dei tonni, per eseguire la loro misurazione, al marchio (con il sistema della rintracciabilità satellitare) e al rilascio in libertà dei tonni in modo da migliorarne la conoscenza scientifica. Nel Principato, sono ormai numerosi i ristoratori, che hanno aderito all’iniziativa e che non propongono più Tonno Rosso nei loro menù. Lo Stato monegasco appoggiato dalla Fondation Prince Albert II, ha lanciato una procedura d’iscrizione che inizia con una consultazione degli Stati dell’area di ripartizione della specie e degli Stati che hanno le quote di pesce dichiarate a l’ICCAT (Commission Internationale pour la Conservation des Thonidés de l'Atlantique). Il Principato proporrà questa iscrizione alla riunione delle “Parti Contrarie” che si svolgerà a Doha nel mese di marzo 2010. I governi francese, britannico, olandese, tedesco hanno già annunciato che seguiranno la proposta di Monaco. La Fondation Prince Albert II è soddisfatta nel vedere tanti Stati appoggiare questo progetto e di vedere concretizzare la sua missione, quella di acceleratoredei progetti e delle soluzioni per l’ambiente.
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Salviamo il delfino striato! 17 luglio
(ft. da sinistra B.Fautrier, X. Ruggeroni, in piedi SAS il Principe Albert II)
Firmata, sulla bellissima terrazza panoramica del ristorante L’Horizon del Fairmont Hotel Monte-Carlo, una collaborazione tra la Fondazione del Principe Alberto II di Monaco e il Fairmont Monte-Carlo.
La catena Fairmont da tempo è impegnata a salvaguardare l’ambiente attraverso il programma di “partenariato verde” che promuove il turismo sostenibile nel mondo.
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Il direttore dell’hotel di Monte-Carlo, Xavier Ruggeroni ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di essere partner della Fondazione del Principe Alberto II. Il nostro progetto attuale è quello di salvaguardare il delfino striato. Stiamo raccogliendo fondi per proteggere questa specie del Mediterraneo, classificata come minacciata”.
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Infatti, l’inquinamento, il cambiamento climatico, l’acidità dell’acqua, perturbano gli eco-sistemi del nostro mare ed il delfino striato (Stenella coeruleoalba) può scomparire od essere spinto a migrare. L’obiettivo dei ricercatori è scoprire il modo migliore per gestire le principali zone di conservazione della specie.
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Il Fairmont Monte-Carlo ha creato un simpatico cappellino con visiera ( in tessuto ecologico) per i più giovani, che sarà dato in omaggio a tutti i giovanissimi clienti dell’albergo oppure venduto a sostegno della protezione del delfino striato. La firma per l’accordo è stata posta dal direttore dell’hotel Xavier Ruggeroni e dal vice-presidente della FPA2 S.E. Bernard Fautrier, alla presenza di S.A.S. il Principe Alberto II.
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Trenino Super Ecologico
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I trenini che portano in giro per il Principato di Monaco i turisti si sono già adeguati alle future norme europee anti-inquinamento.
Infatti, la società “Monaco Tours” ha comprato un nuovo parco di veicoli 40% performanti e 50% meno inquinanti e privi di odori. Il piccolo circuito turistico di Monaco, ripetuto centinaia di volte tutto l’anno, con questa iniziativa, inciderà positivamente sull’inquinamento della città: piccoli gesti, che se compiuti da ognuno, daranno grandi risultati.
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Anna, dai grandi occhi. 7 luglio
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"Anna, il rettile dai grandi occhi” potrebbe sembrare il titolo di una favola. Invece è il nome del nuovo grande ospite eccezionale del Museo Oceanografico. Si tratta di uno scheletro –fossile di Ophthalmosaurus, rettile marino a forma di pesce, vissuto 150 milioni di anni fa, nel giurassico.
Anna appartiene ad una specie molto rara, viveva nel mare del Kansas, negli USA. Quando Anna morì il suo corpo si depositò sul fondo dell’oceano, poi a causa del ritirarsi delle acque e dei vari movimenti tellurici, il fondo marino restituì il corpo dell’enorme rettile racchiuso in uno strato roccioso friabile. Quando i ricercatori lo hanno trovato, è bastato toccare leggermente la fragile roccia che lo ricopriva per ritrovare lo scheletro nella sua totalità.
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Lo scheletro di Anna è stato acquistato lo scorso mese di aprile, durante un’asta di Christie’s a Parigi, da un imprenditore di Monaco, che vuole mantenere l’anonimato, appassionato di fossili ed ambiente. Subito dopo ha chiesto al Museo Oceanografico se voleva esporre il grande fossile in modo da permettere al grande pubblico di venirlo a scoprire.
A presentare Anna (chiamata così da colui che l’ha acquistata) il direttore del museo Robert Calcagno che ha spiegato: “La rarità di questa specie è data dal suo eccezionale stato di conservazione. Anna misura 5,40 metri di lunghezza, in vita doveva pesare all’incirca una tonnellata e nuotava a più di 40km/h. La sua più importante caratteristica sono gli occhi.
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I più grandi della storia del regno animale attuale e preistorico”. Gli occhi, infatti, misurano 23 centimetri di diametro e sono costituiti da un anello sclerotico orbitale che le permetteva di immergersi a grandi profondità e di vedere chiaramente. Per fare il dovuto paragone, basti pensare che l’occhio della balena misura 15 cm. di diametro. Anna è una cugina dei grandi dinosauri giurassici, si suppone che il rettile cacciasse pesci e calamari a grandi profondità. La specie ovivipara Ophthalmosaurus, non è l’antenato del delfino, anche se possiede delle similitudini con questa specie: le pinne anteriori mobili, un muso affilato. La pinna caudale è simile a quella dello squalo ed i denti affilati ne facevano un grande predatore.
La visita ad Anna sarà un momento di riflessione, per capire l’aspetto della bio-diversità, la fragilità di alcune specie, oggi in pericolo di estinzione, com’è il caso del Tonno Rosso.
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La Principessa Takamado a Monaco. 30 giugno
(ft. da sinistra: SEM B. Fautrier, SAS il Principe Albert II, SAI la Principessa Takamado, M. Lambertini Amminiostratore di Birdlife. © G.Luci Palais Princier)
Visita ufficiale di Sua Altezza Imperiale la Principessa Takamado del Giappone a Monte-Carlo. La Principessa, presidente di Birdlife International, è stata ricevuta a Palazzo da S.A.S. il Principe Albert II. Sua Altezza Imperiale ha incontrato poi una delegazione della Fondation Prince Albert II de Monaco, ed ha visitato il Museo Oceanografico ed il Giardino Giapponese. “Birdlife International” è un’organizzazione non governativa (ONG) che si prefigge come scopo, la protezione e la conservazione delle varie specie aviarie più a rischio, ed opera in numerosi Paesi, grazie all’aiuto di organizzazioni nazionali. La Fondazione del Principe Alberto II, partecipa con Birdlife a diversi progetti tra cui: la protezione di specie minacciate come l’albatros e la protezione dei rapaci nel Mediterraneo.
In occasione della visita della Principessa Takamado, Birdlife e la Fondation Prince Albert II hanno concretizzato la loro cooperazione firmando alcuni accordi: il primo sui loro obiettivi comuni; il secondo, una convenzione su un progetto che riguarda le misure per evitare l’estinzione dell’Ibis Calvo del Mediterraneo. L’obiettivo del progetto è mettere a punto delle strategie e delle azioni per il mantenimento di questa specie nel suo habitat naturale.
La visita della Principessa Imperiale Takamado, si è conclusa con una cena privata data in suo onore, dal Console Generale del Giappone a Monaco, Edmond Pastor, alla quale era presente anche Sua Eccellenza Henri Fissore, Ambasciatore di Monaco in Giappone.
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Monaco aderisce a IRENA. 26 giugno.
Il Principato di Monaco ha aderito allo statuto dell’IRENA (The International Renewable Energy Agency). Creata nel 2009 a Bonn per iniziativa di Germania, Danimarca e Spagna, quest’agenzia ha per obiettivo di promuovere l’utilizzo di tutte le forme di energia rinnovabile: solare, eolica, geotermica, biomassa e tutti i biocarburanti che tengono conto
- di priorità nazionali
- della tutela dell’ambiente
- del contesto economico e sociale
- del contesto politico
Con un budget di 25 milioni di euro l’anno IRENA fornirà consigli pratici ed apporterà il suo sostegno ai Paesi industrializzati come a quelli in via di sviluppo. L’Agenzia fornirà informazioni fidate sulle energie rinnovabili, dei meccanismi di finanziamenti efficaci e delle perizie di alta tecnologia. Il Direttore dell’Ambiente di Monaco, Cyril Gomez, ha commentato: “ L’adesione di Monaco a questa Agenzia, sottolinea una volta di più l’impegno del Principato verso la creazione di una società che possa rispondere ai propri bisogni energetici proteggendo l’ambiente”. Il 29 e 30 giugno si svolgerà a Sharm el Sheik, la seconda commissione preparatoria dell’Agenzia che dovrà determinare la sede provvisoria e l’elezione del Direttore Generale provvisorio; verranno anche rese note le prime attività. Al 15 giugno 2009, 98 Paesi hanno siglato lo statuto dell’IRENA.
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RETOUR en AMAZONIE: Exposition de photographies de Jean-Michel Cousteau et Carrie Vonderhaar
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J.M. Cousteau, dr. A.Khosla, S.A.S. Prince Albert II
(ft. © G.Luci Palais Princier)
Cousteau, un nom bien connu en Principauté! Le Commandant Jacques Yves Cousteau, océanographe mondialement connu, a longtemps dirigé le Musée Océanographique de Monaco, et fait rêver des générations avec ses campagnes à bord de la Calypso. Son fils, Jean-Michel Cousteau, a passé une grande partie de sa vie à explorer les mers et les continents, et a fondé en 1999 Ocean Futures Society, association dont une des missions est de sensibiliser l’humanité à la nécessité de protéger les mers et la nature pour sauvegarder la vie sur terre. Retourné en Amazonie 25 ans après une première découverte, Jean-Michel Cousteau en a ramené des documents exceptionnels, dont une série de magnifiques photographies de faune et de flore de la forêt tropicale. Le vernissage de cette exposition a été honoré par la présence de S.A.S. le Prince Souverain, dont la Fondation Prince Albert II de Monaco est partenaire de la manifestation. Iguanes, singes, tortues marines, oiseaux multicolores et autres espèces tropicales animent la Galerie des Pêcheurs, où ces superbes photographies pourront également être admirées par les très nombreux touristes qui fréquentent le Parking du même nom: une occasion supplémentaire de sensibiliser les visiteurs du Rocher au combat mené par Jean-Michel Cousteau pour le respect et la protection de la nature et de ses richesses.
L’exposition est visible jusqu’au début du mois d’août et les photographies sont en vente signées et numérotées au prix de 1.200 euros, auprès de la FPA2 tel. 00377.98.98.44.44.
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Ritorno in Amazzonia: di Chantal Sobra. 16 giugno.
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Esposizione fotografica di Jean-Michel Cousteau e Carrie Vonderhaar.
Cousteau è un nome ben conosciuto nel Principato! Il Comandante Jacques Yves Cousteau, oceanografo mondialmente conosciuto, ha per molto tempo diretto il Museo Oceanografico di Monaco e fatto sognare intere generazioni con le sue campagne a bordo della Calypso.
Suo figlio, Jean-Michel Cousteau, ha passato la maggior parte della sua vita ad esplorare i mari ed i continenti ed ha fondato nel 1990 Ocean Futures Society, associazione la cui missione è sensibilizzare l’umanità alla necessità di proteggere il mare e la natura, per salvaguardare la vita sulla terra. Ritornato in Amazzonia 25 anni dopo, Jean-Michel Cousteau ha riportato dei documenti eccezionali, tra cui una serie di magnifiche fotografie di fauna e flora della foresta tropicale. L’esposizione è stata inaugurata da S.A.S. il Principe Albert II, la cui Fondazione Prince Albert II de Monaco è partner della mostra. Iguana, scimmie, tartarughe marine, uccelli multicolori e altre specie tropicali animano la Galerie des Pêcheurs, dove queste eccezionali foto potranno essere ammirate anche dai numerosissimi turisti che frequentano il Parcheggio che porta lo stesso nome: un’occasione supplementare per sensibilizzare i visitatori del Rocher agli sforzi intrapresi da Jean-Michel Cousteau per il rispetto e la protezione della natura e delle sue ricchezze.
L’esposizione sarà visibile fino ai primi di agosto. Le foto sono in vendita autografate dagli artisti e numerate, al prezzo di 1.200 euro. Per acquistarle rivolgersi alla FPA2, tel. 00377. 98.98.44.44.
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Qualità dell'acqua di mare. 9 giugno.
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Durante tutta l’estate, la Direzione dell’Ambiente di Monaco, organizza una campagna di bio-sorveglianza che consiste nel misurare la qualità chimica delle acque costiere e gli effetti delle materie inquinanti sugli organismi marini. Questa campagna si svolgerà parallelamente a quella su larga scala organizzata da Ifremer e dall’Agenzia dell’Acqua Rodano Mediterraneo-Corsica. La costa del Principato sarà suddivisa in tre zone: riserva marina Larvotto, i fondali coralliferi di Spelugues, la zona delle rocce di St. Nicolas. Alcuni mitili saranno posti ad una profondità di 10 metri; dopo circa due mesi, saranno eseguite delle analisi chimiche e biologiche per valutare il tenore di contaminazione e gli effetti a livello fisiologico. Questa campagna s’iscrive all’interno della Convenzione di Barcellona per la protezione del mar Mediterraneo, ha per obiettivo di fornire delle indicazioni sulla qualità delle acque, la preservazione dell’eco-sistema costiero e l’efficacia delle misure prese fino a ridurre la quantità di inquinamento rigettato in mare. La direzione dell’Ambiente ha anche fissato un controllo delle acque balneari di Monaco. Per ora non è stato osservato nessun degrado batteriologico.
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Giornata Mondiale dell’Oceano. 7 giugno.
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L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato ufficialmente, a partire da quest’anno, l’8 giugno “Giornata Mondiale dell’Oceano; ogni hanno ci sarà un tema, per questo 2009 è: “Un oceano, un clima, un futuro”. Il governo monegasco e il Museo Oceanografico celebrano questa giornata proponendo animazioni che porteranno alla riflessione, al dialogo e alla presa di coscienza dei problemi ambientali. La Direzione dell’Ambiente, all’interno della settimana di sensibilizzazione Monacology” ha organizzato uno stand con animazioni ed laboratori per il pubblico e studenti. Lunedì 8, al mattino si parlerà di alimentazione: Chi mangia cosa? Alla scoperta della catena alimentare. Al Museo Oceanografico, dalle 10 alle 18, un percorso tematico: Mediterraneo e Clima, sarà affrontata la problematica ambientale legata ai cambiamenti climatici. La giornata si concluderà con l’estrazione a sorte di dieci persone che potranno visitare il “dietro alle quinte” del Museo Oceanografico. In serata proiezione in esclusiva del film “Antartico 2009: Continente in allerta” il film che racconta il viaggio di S.A.S. Albert II di Monaco alle basi scientifiche in Antartico.
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Giornata Mondiale dell'Ambiente. 5 giugno.
IL 5 giugno è la Giornata Mondiale dell’Ambiente. In questa occasione verranno messi in libertà gli avvoltoi barbuti nel comune di Roubion. Si tratta di un avvenimento speciale perché conclude con successo il programma di reintroduzione di questa specie di uccelli nel sud delle Alpi, iniziato nel 1993 nel Parco Nazionale del Mercantour in alternanza con il Parco Naturale Alpi Marittime. Al momento in cui i due avvoltoio saranno lasciati, sarà presente S.A.S. il Principe Alberto II e il Segretario di Stato francese con delega all’ecologia Chantal Jouanno, accompagnati dai direttori dei due Parchi. La famiglia Grimaldi ha sempre sostenuto il Parco del Mercantour, fin dalla sua creazione nel 1979. La Fondation Prince Albert II di Monaco è impegnata in questo programma. Da ricordare inoltre che i Parchi del Mercantour e delle Alpi Marittime si sono lanciati in un’esplorazione unica in Europa: un inventario di tutte le specie viventi sul loro territorio di ben 2.500 kmq., si tratta probabilmente del progetto più ambizioso al mondo. www.mercantour.eu
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Ambiente: un ulivo per il Fairmont Hotel. 5 giugno.
Il Fairmont ha voluto celebrare la Giornata Mondiale dell’Ambiente ma anche il Premio ricevuto come vincitore, nella categoria Grandi Imprese, del “Développement Durable de la Charte 2008” della Jeune Chambre Economique di Monaco. Alla presenza del direttore Xavier Rugeroni, Laurence Chartier presidente dell’iniziativa, ha spiegato che tutto ebbe inizio nel 2007, quando l’Hotel Fairmont, primo nel Principato di Monaco, firmò la “Carta delle Responsabilità delle Società”. Il 1° dicembre 2008, gli sforzi e gli impegni assunti sono stati ricompensati: al Fairmont fu attribuito il premio simbolico della giuria, presieduta dall’allora ministro dell’ambiente, Robert Calcagno. Questo premio è una giovane pianta di ulivo che è stata curata durante tutto l’inverno e che ieri è stata ufficialmente piantata nei giardini del 7° piano dell’albergo. A fianco al piccolo albero una placca di legno d’ulivo incisa dagli artigiani scultori Julien Mehmed e Laure Burgess.
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FEMIP, per il Mediterraneo. 12 maggio
(ft.G.Luci-Palais Princier MC)
Si è svolta al Grimaldi Forum la 6° Conferenza FEMIP sul tema “I finanziamenti sostenibili dell’acqua e del cambiamento climatico nel Mediterraneo”.
La FEMIP, braccio finanziario della BEI ossia la Banca Europea d’Investimenti, ed il Principato di Monaco membro fondatore dell’Unione per il Mediterraneo, hanno unito i loro sforzi per apportare contributo alla pianificazione di una strategia per l’acqua nel Mediterraneo e per costruire una visione comune sull’avvenire di questo bene indispensabile.
I lavori sono stati aperti da un discorso del Principe Alberto II, di fronte a numerosi uomini politici in rappresentanza di diversi Paesi delle due rive del Mediterraneo.
Il sovrano monegasco ha affermato: “La questione dell’acqua è una questione di presa di coscienza, di volontà politica, di mezzi e porta a delle scelte concrete. Tutti sanno che lo sviluppo sostenibile non è contradditorio con il dinamismo economico ma propone un modello diverso, più coerente che non sacrifica né la prosperità di oggi né la sicurezza di domani. -Il Principe ha poi continuato- basandoci sulle situazioni concrete delle popolazioni che abitano le rive del Mediterraneo, noi possiamo mutare certe situazioni e creare degli equilibri perenni. Bisogna intraprendere un lavoro di fondo e le riflessioni di oggi contribuiranno a questo”.
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E’ poi intervenuto Philippe de Fontaine Vive, vice-presidente della BEI, che ha spiegato: “Venti milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile e 47 milioni di abitanti non dispongono di un sistema di trattamento delle acque. In scala mondiale – ha continuato il vice presidente della BEI - sono oltre un miliardo le persone che non hanno accesso a questa risorsa vitale. L’acqua ed il suo trattamento costituiscono uno degli otto obiettivi del Millennio per lo sviluppo che mira a ridurre della metà, da qui al 2015, la proporzione della popolazione mondiale che non ha un accesso sicuro all’acqua potabile”.
Certo i problemi da affrontare sono molti: da quelli dei singoli Stati, per esempio Paesi Medio-Orientali dove è difficile spiegare ai popoli che l’acqua, un bene base, deve essere pagata! Poi c’è la burocrazia, far prendere delle decisioni in tempi rapidi ai politici è sempre molto difficile; la FEMIP organizza queste riunione per cercare, attraverso gli incontri delle diverse entità politiche e finanziarie, di raggiungere delle intese. Tre i punti messi in evidenza nel corso della conferenza: 1° Il settore privato locale e internazionale deve essere implicato nel finanziamento dell’acqua. 2° Una presa di coscienza generale è necessaria per una gestione dell’acqua. 3° Intraprendere una cooperazione in seno all’Agenzia del Bacino del Mediterraneo.
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U@MARENOSTRUM. 8 maggio
U@MARENOSTRUM è una reale volontà di proteggere il Mar Mediterraneo, sensibilizzando i cittadini europei alla gestione e alla protezione di tutto l’ambiente marino. Il mar Mediterraneo è ricco di storia, culla dell’umanità. Questo progetto è un invito a far partecipare tutti gli abitanti nel processo decisionale dalla gestione alla protezione dell’acqua in Mediterraneo. Il progetto d’e-partecipazione chiamato U@MARENOSTRUM è co-finanziato dalla Commissione Europea, mira ad associare i cittadini e le varie associazioni delle zone costiere del Mediterraneo nel processo decisionale per le tecnologie dell’informazione geografica. L’obiettivo è infatti la creazione di un portale internet conviviale che catturi le informazioni su carta geografica. I cittadini saranno in grado di pubblicare le loro opinioni sulle questioni legate all’acqua, piazzando delle bandiere con dei commenti ben precisi secondo le regioni. I visitatori, potranno interagire con i politici-amministratori, utilizzando delle petizioni in linea ed una segreteria dove lasciare opinioni, formulare domande, dare consigli. Si potrà seguire l’iter parlamentare di una legge ambientale in corso di applicazione; la discussione e l’applicazione di un progetto di legge, a livello locale, regionale o parlamentare.
La Comunità della Riviera Francese (11 comuni, 67 mila abitanti) situata tra il Principato di Monaco e la frontiera italiana, è stata scelta dalla Commissione Europea per sviluppare e sperimentare questa piattaforma di consultazioni pubbliche su internet. Il progetto si svolgerà fino a dicembre 2010, in relazione con la Grecia e le sue isole, il Centro Ellenico per le ricerche marine, la regione di Valencia in Spagna.
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Fondazione Principe Alberto II: CdA
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Si è svolto il consiglio di amministrazione della Fondazione Principe Alberto II; sotto la presidenza del Sovrano monegasco hanno preso parte alla riunione anche i presidenti delle filiali estere della Fondazione. E’ stato fatto un punto sullo sviluppo delle filiali, l’ultima nata è proprio la tedesca, lo scorso 2 febbraio a Dusseldorf, lo sviluppo delle sedi estere proseguirà quest’anno con la filiale italiana.
Il consiglio di amministrazione, ha approvato la partecipazione per il 2009 a 13 nuovi progetti, per un totale di 1,6 milioni di euro. I progetti riguardano i tre settori d’azione prioritaria della Fondazione. Tra questi: il progetto dello sviluppo di un osservatorio sulle zone umide con la Fondation de la Tour del Valat; un progetto sulla conservazione dell’Ibis Calvo con “Birdlife International” e due operazioni di lotta contro la deforestazione, in associazione, da una parte con il “Field Museum of Natural History” di Chicago e dall’altra con il “Global Canopy Program”. E’ stato validato il progetto “Klimate 2009” dell’Università di Amburgo, conferenza in linea sul cambiamento climatico e i suoi impatti socio-economici, che sarà sostenuto direttamente dalla filiale tedesca della Fondazione.
A tutt’oggi sono in tutto 95 i progetti che sono stati o saranno prossimamente attuati per un totale di 14,6 milioni di euro.
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Nella foto i membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Principe Alberto II di Monaco.
S.A.S. il Principe Albert II di Monaco
S.A.R. Cheikh Tamin Bin Hamad Al Thani - Qatar
S.E. Bernard FAUTRIER - Monaco
M. Robert CALCAGNO - Monaco
M. Tim FLANNERY - Australia
John GUMMER - Gran Bretagna
Mme Wangari MAATHAI - Kenya
M. Henri PROGLIO - Francia
S.E. Rubens RICUPERO - Brasile
M. Otto STEINMETZ - Germania
M. Björn STIGSON - Svezia
M. Klaus TOPFER - Germania
M. Stéphane VALERI - Monaco
M. Muhammad YUNUS - Bangladesh
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Incontro delle Fondazioni per il Mediterraneo. 16 aprile
Durante l’Incontro delle Fondazioni che si sta svolgendo a Monte-Carlo, abbiamo rivolto due domande a Bernard Fautrier, vice-presidente della Fondation Albert II.
MCIN: Da chi è nata l’idea di fare questo primo “Incontro” tra le associazioni legate all’ambiente?
B.F.: L’idea è venuta a SAS il Principe Alberto. Lo scopo era di riunire le Associazioni che si occupano dei vari aspetti legati all’ambiente, non solo per scambi di vedute e proposte ma anche per la possibilità di creare delle collaborazioni, delle proposte comuni e una compattezza di intenti.
MCIN: Cosa vi aspettate da questo “Incontro”.
B.F.: Le grandi decisioni, anche in materia di ambiente, sono prese dai politici. Compito delle Associazioni, non è solo sensibilizzare l’opinione pubblica a seconda degli argomenti, ma anche avanzare proposte da sottomettere all’esame dei governi e allo stesso tempo controllare che i politici mantengano fede agli impegni presi. Le Associazioni devono vegliare e stimolare, affinché si facciano sempre passi avanti in materia ambientale.
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Incontro delle Fondazioni per il Mediterraneo: 15-16 aprile.
Su iniziativa del Sovrano monegasco, la Fondation Prince Albert II organizza il Primo Incontro Internazionale delle Fondazioni che si occupano dei problemi legati all’ambiente ed il loro impatto sulle popolazioni e le società nel Mediterraneo e allo sviluppo eco-sostenibile.
In effetti, nel Mediterraneo, mare chiuso “hot spot” della bio-diversità, gli effetti del surriscaldamento climatico e della pressione antropica si sono amplificati con importanti conseguenze sulle risorse dell’acqua.
Saranno una quarantina le Fondazioni e gli ONG Internazionali riuniti al Novotel di Monaco per due giorni. Si tratta di creare un luogo di incontro dove gli uomini che si occupano di queste Fondazioni possano allargare il loro campo d’azione, creare delle collaborazioni, mobilizzare le risorse, unirsi intorno a progetti ed iniziative. Durante questo Incontro si svolgeranno numerosi dibattiti tematici. Ricordiamo che la Fondation Prince Albert II segue alcuni principali temi di azione: il cambiamento climatico, la promozione delle energie rinnovabili, la perdita della bio-diversità, l’accesso all’acqua e la lotta contro la desertificazione.
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Washington: Anno Polare Internazionale. 7 aprile
(Principe Alberto II e H. Clinton, ft. Palais Princier)
In occasione della Commemorazione del 50° Anniversario della firma del Trattato sull’Antartico, il Principe Alberto si è recato a Washington. Dopo i discorsi del Segretario di Stato Hillary Clinton e del Ministro degli affari Esteri norvegese Jonas Gahr Store, è stata ufficialmente adottata la Dichiarazione Ministeriale di Washington sull’Anno Polare Internazionale. Il Trattato sull’Antartico, firmato il 1° dicembre del 1959 ed entrato in vigore il 23 giugno del 1961, regola le relazioni tra gli Stati firmatari del Trattato Antartico. L’obiettivo principale del Trattato è di assicurarsi, nell’interesse di tutta l’umanità, che l’Antartico continuerà ad essere impiegato esclusivamente per fini pacifici.
Nel pomeriggio, il Sovrano monegasco, ha assistito alla celebrazione dell’Anno Polare Internazionale al “National Academy of Science Building”, subito dopo il Principe ha visitato il Museo Nazionale di Storia Naturale.
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RIMM: Dalla memoria e dalle tradizioni del passato, una speranza e le soluzioni per il futuro del mondo
di Maria Bologna
A.Bennani, S.A.S.Prince Albert II, M.Bouchenaki, E.Bréaud (ft. G.Luci© Palais Princier MC)
La5a edizione del RIMM, RENCONTRES INTERNATIONALES MONACO ET LA MEDITERRANEE, era dedicata quest'anno alla gestione eco-sostenibile delle risorse idriche nel bacino del Mediterraneo.
Molte le tavole rotonde che si sono svolte dal 26 al 29 marzo scorso nella sala conferenze del Museo Oceanografico. Approfondita l'esperienza dei popoli antichi e altrettanta attenzione dedicata al savoir-faire arabo-musulmano, visto che il Paese invitato d'onore era il Marocco, rappresentato dalla signora Aziza Bennani, Ambasciatrice e Delegato permanente presso l''Unesco.
In tutto 17 ore di lavori e confronti, animati da una trentina di esperti e ricercatori provenienti da tutto il mondo. Sono state illustrato teorie nuove e recenti esperienze dell'utilizzo delle acque potabili nei Paesi del Mediterraneo. Tra gli intervenuti gli italiani Pietro Lauretani, specialista dei sistemi idrici tradizionali delle zone aride e Lorenzo Galbati, responsabile della “Direttiva Acqua” per l'Agenzia dell'acqua della Catalunia.
Alle conclusione delle sessioni di lavoro, terminate sabato 28, presenti anche S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco, appena rientrato dal 5° Forum de Paris, S. E. Lisimacchio, il Min. Calcagno e numerose altre personalità monegasche, italiane francesi e marocchine.
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Infine molto importante il monito e il messaggio lanciato sia dal presidente d'onore Mounir Bouchenaki e dalla direttrice del RIMM, Elisabeth Breaud: l'ottimismo e la certezza che l'esperienza della storia ci può ancora insegnare qualcosa, in un momento in cui la crisi sta mettendo in discussione i sistemi economici occidentali, non può che essere la soluzione vincente al problema dell'acqua ed al suo giusto eco-impiego.
La desalinizzazione e migliori impieghi dei sistemi idraulici e delle acque pluviali sono allo studio per la ricerca di soluzioni ottimali; le testimonianze antiche di opere d' ingegneria civile (come ad esempio gli acquedotti e sistemi d'irrigazione romani attualmente ancora funzionanti o restaurati) permettono all'ecosistema locale di alcuni Paesi del Nord Africa di sopravvivere. La ricerca applicata al passato può perfettamente integrarsi ai futuri sistemi di preservazione del bene idrico.
Come dire che la storia dei popoli concorrerà insieme al know-how locale alla soluzione del problema “acqua”: preservare ed innovare per sopravvivere tutti, nel rispetto degli altri, sarà dunque la soluzione.
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Tonno rosso: Monte-Carlo decide la sua porotezione. 28 marzo
Il Principato si schiera a protezione del tonno rosso, primo Stato in assoluto al mondo a decidere di non consumare più questo pesce. Già da circa un anno il più grande supermercato di Monte-Carlo non vende più tonno rosso così come la maggior parte dei ristoranti non hanno più, sui loro menù, questo pesce, la cui carne è molto apprezzata.
Durante una conferenza stampa, che si è svolta a Stars’n’bars che già dal 2006 non propone più questo pesce in via di estinzione, il Principe Alberto II ha detto: “Se si fallisce nel salvare il tonno rosso, non si può sapere cosa potrà accadere alle altre razze di animali in pericolo”.
Il responsabile alla pesca del WWF, Sergi Tudela ha affermato: “Se non si agisce, il tonno rosso sarà sparito dal Mediterraneo entro il 2015”.
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Secondo l’organizzazione, il pescato vero è sei volte superiore a quello autorizzato nel mondo. I tonni non hanno il tempo di riprodursi e crescere; in 10 anni il peso medio di un tonno è passato da 160 a 70 chili.
Il Principatodà il buon esempio ai grandi Paesi, sui piatti propone il tonno giallo, il cui stock è più ricco in mare, e per mezzo della Fondation Albert II ha firmato un protocollo con il WWF al fine di concordare delle azioni comuni. Bisogna condurre studi scientifici sulla specie e creare dei “santuari” per questa specie nel Mediterraneo, soprattutto nelle zone di riproduzione, Malta, Sicilia, Spagna, Cipro.
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Summit sull'acqua 16 marzo
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(ft. Palais Princier)
Durante il 5° Forum Mondiale dell’Acqua che si è svolto ad Istanbul, il Principe Alberto II ha tenuto un discorso nel quale ha dichiarato: “Il problema dell’acqua, pone la questione della nostra capacità ad agire insieme per il nostro pianeta. Siamo capaci di superare i nostri interessi individuali a breve termine? Saremo capaci di far emergere una presa di coscienza su scala planetaria? So, che noi qui, abbiamo tutti la volontà di farlo. Sono felice che questo 5° Forum mondiale dell’Acqua, ci riveli i metodi per giungere a delle soluzioni concrete. L’appello all’azione, che è al centro dei nostri lavori, costituisce una base estremamente promettente. Le tre parole chiave – solidarietà, sicurezza e adattabilità – sono le basi di tutte le politiche responsabili”.
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Summit sull'acqua. 15 marzo
(ft. G.Luci/Palais Princier)
Il Principe Alberto II è partito alla volta della Turchia, dove lunedì 16 marzo parteciperà al 5° Forum Mondiale dell’Acqua. Si tratta di un Forum organizzato ogni tre anni dal Consiglio Mondiale dell’Acqua in collaborazione con le autorità del Paese che ospita la riunione; è il più importante appuntamento che si occupa dell’argomento “Acqua” a livello internazionale.
Il sovrano monegasco assisterà alla cerimonia, dove i Capi di Stato dei quattro Paesi che prima hanno ospitato il Forum, prenderanno la parola (Marocco, Paesi-Bassi, Giappone e Messico). Durante il pomeriggio i Capi di Stato e di Governo si riuniranno per lanciare “Un Appello all’Azione” ai governi nazionali, ai parlamenti, alle autorità locali.
Il Principe Alberto prenderà la parola per ricordare le priorità legate all’acqua. La giornata si concluderà con una cena offerta dal Presidente della Repubblica Turca Abdullah Gül.
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Seminario sull'Artico 3 marzo
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Nella foto il Principe Alberto con K. Matsuura. (ft. Palais Princier de Monaco)
Artico ancora al centro dell’attenzione internazionale. Fino al 6 marzo gli esperti più importanti, discutono nel Principato, sotto l’egida dell’UNESCO dello sviluppo eco-sostenibile dell’Artico a fronte dei cambiamenti climatici. Le problematiche sono molte e gli esperti cercano di trovare soluzioni ai vari problemi; con loro un supervisore a cui il tema sta molto a cuore, S.A.S. il Principe Alberto II che ha tenuto il discorso di apertura durante il quale ha detto: ”Solo qualche anno fa il seminario di questi giorni non era neppure immaginabile; non dico che non sarebbe interessato, solo che constato una differenza essenziale oggi, una mutazione profonda delle mentalità che ci porta a grandi speranze. Il senso della riunione di questi giorni, - ha spiegato poi il sovrano monegasco-, è costruire lo sviluppo sostenibile attraverso la scienza ma anche attraverso un’azione multipla, un’azione sociale, culturale ed educativa in tutti i Paesi. Un dovere di reciprocità”- ha proseguito il sovrano. Al seminario partecipano Koïchiro Matsuura, Direttore Generale dell’UNESCO, che ha avuto un colloquio privato con il Principe, ed il professor Malaurie Ambasciatore di Buona Volontà all’UNESCO. Venerdì 6 si concluderà il seminario, al Principe Alberto II verranno consegnati i lavori della riunione.
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Fondazione Principe Alberto II in Germania
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Il Sovrano monegasco ha presenziato all’apertura della sede tedesca della Fondazione Principe Alberto II a Dusseldorf. A riceverlo il presidente della Land della Renania del Nord, Jurgens Ruttgers; il Principe ha poi incontrato il sindaco della città. E’ seguita un’importante riunione nella sede della società “E-ON” tra il Principe ed il presidente della società Johannes Theyssen per discutere di energie rinnovabili e firmare un accordo tra “E-ON” e fpa2 per la fornitura di crediti carbone. La serata di inaugurazione della sede tedesca della Fondazione si è svolta al Museo d’Arte Contemporanea di Dusseldorf. Questa è la sesta sede aperta dalla fpa2 dopo Francia, Inghilterra, USA, Canada e Svizzera. La Fondazione, nonostante sia di recente costituzione, in soli tre anni di vita ha finanziato già 80 progetti nell’area del bacino mediterraneo, nei Paesi in via di sviluppo e nelle regioni polari.
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Mostra Fotografica
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(Ft. C.Gallo CPMC©)
Di ritorno dal viaggio in Antartico il Principe Alberto II ha inaugurato una bellissima mostra fotografica dal titolo “Nos Montagnes” (Le nostre montagne) che resterà aperta al pubblico fino al 31 maggio.
L’esposizione illustra la biodiversità del Parco Nazionale del Mercantour e del Parco delle Alpi Marittime. Le immagini sono firmate da Jean-CharlesVinaj, Cedric Robion e Claude Gouron, autori tra l’altro del libro “ Le Mercantour dans tous ses éclats”.
Il Parco del Mercantour e quello delle Alpi Marittime sono un patrimonio naturale importantissimo per Italia e Francia, tanto che le due Nazioni e il Principato di Monaco, si sono impegnati con un accordo di cooperazione a valorizzare e proteggere il Parco e a farlo inscrivere nel patrimonio mondiale dell’UNESCO. In quest’ottica il 19 settembre 2008 il Governo Monegasco, la Fondation Prince Albert II de Monaco, il Parco del Mercantour e il Parco Naturale delle Alpi Marittime, hanno firmato una convenzione comune.
Queste belle fotografie sono un vero invito a scoprire questo splendido mondo, la sua fauna e la sua flora.
Presenti all’inaugurazione, accanto al Principe Alberto II, SEM Bernard Fautrier, il ministro Robert Calcagno, il direttore del Parco del Mercantour Alain Brandeis e la direttrice del Parco delle Alpi Marittime Patrizia Rossi.
La mostra fotografica è visibile, con ingresso libero, presso la Gallerie des Pêcheurs che collega il Museo Oceanografico al parcheggio sottostante.
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Principe Eploratore: spedizione 2009
Conto alla rovescia per il viaggio di S.A.S. il Principe Alberto II.
Lunedì 5 gennaio 2009 il sovrano monegasco partirà da Punta Arenas, all’estremo sud del Cile, per raggiungere il Polo Sud, dove resterà 17 giorni. Il rientro nel Principato è previsto per il 22 gennaio.
Il Principe Alberto non è nuovo a queste imprese: nel 2006 aveva compiuto un’escursione al Polo Nord. Là, aveva potuto constatare personalmente gli effetti del riscaldamento climatico sulla banchisa resa ormai fragilissima. Questo viaggio lo convinse a creare la Fondazione che porta il suo nome (Fondation Prince Albert II de Monaco), dedicata alla protezione dell’Ambiente. Il Principe Alberto, accompagnato dal ricercatore scientifico Jean-Louis Etienne, ex direttore del Museo Oceanografico, andrà a visitare le 26 stazioni scientifiche che appartengono a 18 diverse nazioni, per incontrare i ricercatori che vi lavorano. Il sovrano vuole avere l’opinione di questi esperti sull’evoluzione del clima.
Ricordiamo che il Principato di Monaco è il 47° Stato ad aver firmato il Trattato sull’Antartico (31 maggio 2008), perché anche Monaco è impegnato nella ricerca.
Tempo permettendo, il Principe Alberto II, dovrebbe trascorrere una giornata in compagnia dell’esploratore sudafricano Mike Horn, che accompagnato di un gruppo di giovani sta percorrendo un tratto di quella regione con sci da fondo.
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Queste le stazioni presenti in Antartico.
Nome
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Utilizzata per il o i programmi nazionali di
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Aperta
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Statuto
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Latitudine
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Longitudine
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Altitudine
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undsen-Scott
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USA
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1956
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Stagionale
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89°59.85’S
|
139°16.37’E
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2 830 m
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Comandante Ferraz
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Brasile
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1984
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Tutto l’anno
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62°05.00’S
|
058°23.47’0
|
8 m
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Concordia
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Francia e Italia
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1997
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Tutto l’anno
|
75°06.12’S
|
123°23.72’E
|
3 220 m
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Davis
|
Australia
|
1957
|
Tutto l’anno
|
68°34.63’S
|
077°58.35’E
|
15 m
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Great Wall
|
Cina
|
1985
|
Tutto l’anno
|
62°12.98’S
|
058°57.73’0
|
10 m
|
Escudero
|
Cile
|
1994
|
Tutto l’anno
|
62°12.07’S
|
058°57.75’0
|
10 m
|
Frei
|
Cile
|
1969
|
Tutto l’anno
|
62°12.00’S
|
058°57.85’0
|
10 m
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Law – Racovita
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Romania
|
1987
|
Stagionale
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13 69°23’S
|
076°23’E
|
65 m
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McMurdo
|
USA
|
1955
|
Tutto l’anno
|
77°50.88’S
|
166°40.10’E
|
circa 10 m
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Novolazarevskaya
|
Federazione Russa
|
1961
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Tutto l’anno
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70°46.43’S
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011°51.90’E
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102 m
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Ohridiski
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Bulgaria
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1988
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Stagionale
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62°38.48’S
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060°21.88’0
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circa 10 m
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Progress 2
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Federazione Russa
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1989
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Tutto l’anno
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69°23’S
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076°23’E
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15 m
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Scott Base
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Nuova Zelanda
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1957
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Tutto l’anno
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77°51.00’S
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166°45.77’E
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10 m
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Troll
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Norvegia
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1990
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Tutto l’anno
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72°00.12’S
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002°32.03’E
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1 300 m
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Vostok
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Federazione Russa
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1957
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Tutto l’anno
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78°28.00’S
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106°48.00’E
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3 500 m
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Zhongshan
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Cina
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1989
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Tutto l’anno
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69°22.27’S
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076°23.22’E
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circa 10 m
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Lo Stato e il mare
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Lo Stato e il Mare, questo il titolo dell’incontro che si svolgerà alla Salle des Variétés dal 20 al 22 novembre prossimi, dove si tenterà di fare il punto sul rapporto, a volte assai complesso, tra lo Stato e l’ambiente marino. Patrocinato da S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco, i colloqui sono organizzati dall’Istituto di ricerche e studi pluridisciplinari sulla regioni di Nizza e L’Europa con il contributo del Consiglio Generale delle Alpi-Marittime e la partecipazione della commissione RAMOGE, dell’Istituto del diritto economico del Mare, del museo di Antropologia preistorica di Monaco e del Centro del Mediterraneo moderno e contemporaneo. Gli incontri analizzeranno le conoscenze sotto il profilo storico, giuridico ed ambientale del ruolo dello Stato nella costruzione e gestione dello spazio litorale tra il Rodano e Genova, zone che fanno parte dell’accordo RAMOGE. L’impegno del Principato per la protezione del Mar Mediterraneo è cosa ormai nota da quando, attraverso l’accordo RAMOGE, firmato nel 1976, l’Italia, Monaco e la Francia, si sono dotate di questa organizzazione per una gestione integrale del litorale e del santuario delle Pélagos su una superficie totale di 87.500 kmq. a favore dei mammiferi marini e domani, attraverso varie iniziative, a favore del disinquinamento (depurazione) di questo spazio marino unico e molto fragile. I temi affronteranno ancora una volta la pressione cui è sottoposto l’ambiente marino dalle attività dell’uomo, al ritmo della pesca, agli inquinamenti continui accidentali o volontari. Una riflessione utile per la popolazione che ha in comune questo patrimonio unico, culla dell’umanità.
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LE NACCHERE DEL LARVOTTO
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Tra il 23 e il 26 novembre prossimo, sarà ultimata l'operazione d’inventario iniziata nel 2007, che permetterà di costruire una mappa cartografica della posizione delle nacchere o gnacchere che si trovano nella riserva del Larvotto. L’operazione decisa dalla Direzione dell’Ambiente di Monaco seguirà un protocollo scientifico e vedrà la collaborazione di subacquei legati al mondo scientifico, alle associazioni marine, della polizia, del corpo dei subacquei dei carabinieri del Principe, ecc. Le grandi Pinna Nobilis sono dei molluschi, che possono raggiungere fino ad un metro di lunghezza, che vivono nelle alghe Posedonie e nei fondali sabbiosi. Sono conchiglie madreperlacee sedentarie fissate con la parte appuntita nella sabbia.
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Le nacchere si nutrono e respirano pompando l'acqua nella cavità del mantello tramite un sifone inalante, la stessa acqua viene successivamente emessa attraverso un sifone esalante. Si tratta di una specie molto vulnerabile e protetta, la tutela è dichiarata dalla Convenzione CITES e inserita nella lista rossa della Direttiva 92/43/CEE dell'Unione Europea. Ottimi indicatori della qualità dell’acqua, la loro presenza è dunque indice di buona salute del mare e dell’ambiente costiero.
Domenica 23 novembre, una quarantina di subacquei lavorerà per questa operazione percorrendo linee di 200/300 metri di lunghezza su 10/15 metri di larghezza e tra i 10 e i 25 metri di profondità.
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FONDAZIONE PRINCIPE ALBERTO II
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La Fondazione Principe Alberto II di Monaco propone una nuova esposizione fotografica dal 25 settembre al 25 novembre, continuando così a cercare di sensibilizzare il grande pubblico su temi legati alla bellissima natura. Tema di questa mostra, che succede a “Face to Face” dell'Istituto Jane Goodall magnifici ritratti dedicati ai primati, “Pianeta Mare” del fotografo Laurent Ballesta, premiato per ben tre volte al Festival Mondiale dell'Immagine Sottomarina. Obiettivo di Ballesta è fotografare l'incredibile natura che nascondo i mari e renderla visibile e comprensibile a tutti gli uomini fino ad elevare questo tipo di fotografia al rango di opera d'arte.L'esposizione di queste eccezionali fotografie si svolgerà in parte sulle terrazze delle prigioni di Monaco antistanti il mare, fino alla galleria “Des Pêcheurs” sottostante il Museo Oceanografico. La mostra vuole attrarre l'attenzione del grande pubblico sulla problematica dell'acidificazione degli oceani. Argomento che verrà esaminato durante il 2° colloquio internazionale “Un Oceano ricco di CO2” organizzato dal Museo Oceanografico per l' UNESCO dal 6 all'8 ottobre . Il ruolo degli oceani come pompa del CO2, vero regolatore climatico che ammortizza in parte gli eccessi delle nostre emissioni di gas ad effetto serra nell'atmosfera, è ben conosciuto. Ma assorbendo questi gas carbonici in eccesso, il ph degli oceani si sta acidificando, perturbando gravemente il metabolismo di molte specie marine, soprattutto quelle a scheletro calcareo. (Foto C.Gallo CPMC)
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Anguille in giardino (Foto Ballesta)
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L'occhio di Andromeda (Foto Ballesta)
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Tartaruga testuggine (Foto Ballesta)
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Per il Mercantour
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Importante firma al Ministero di Stato di Monaco della convenzione a favore dei Parchi naturali del Mercantour e delle Alpi Marittime. Ad apporre i sigilli, S.A.S il Principe Alberto II, il ministro italiano dell'ambiente e della tutela del territorio Stefania Prestigiacomo ed il suo omologo francese Jean-Louis Borloo. Presenti inoltre il ministro dell'ambiente monegasco Robert Calcagno, il vice-presidente della Fondazione Prince Albert II de Monaco, Sua Eccellenza Bernard Fautrier, per il Parco del Mercantour il presidente del consiglio di amministrazione francese Gaston Franco, per il Parco Naturale delle Alpi Marittime, il presidente Gian Pietro Pepino, la direttrice Patrizia Rossi ed il direttore ad interim Pierre Commenville.
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I due Parchi ...
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I due Parchi, che sono gemellati dal 1987, hanno intrapreso numerose azioni insieme. Questa convenzione, permetterà ora di attuare quattro progetti, molto ambiziosi, per i quali l'appoggio del Principato di Monaco e della Fondazione Alberto II di Monaco è molto importante visti gli interessi in gioco legati all'ambiente.
Il primo progetto riguarda la realizzazione di uno dei più ambiziosi inventari sistematici degli esseri viventi presenti sul territorio dei due Parchi Naturali, saranno esaminati circa 2.450 kmq. di territorio. Ad attuare il piano ricercatori scientifici che si avvarranno dell'aiuto dei naturalisti locali esperti conoscitori del territorio.
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Il secondo progetto mira ad operare in favore dell'iscrizione dei due Parchi al Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Questo spazio eccezionale transfrontaliero è già iscritto sulle liste indicative dell'Unesco ma la sua iscrizione definitiva sarà un passo in più verso il riconoscimento dell'eccezione del territorio e della sua protezione.
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Il terzo progetto riguarda la creazione di un centro d'accoglienza riservato agli scienziati ed ai visitatori del parco, con l'ambizione di tessere dei legami tra le due comunità. Le linee di lavoro per sviluppare il turismo scientifico e le “scienze del cittadino” dove i visitatori e le comunità locali partecipano alle scoperte scientifiche. Questi punti d'incontro tra informazione, scienza e turismo rispettoso, saranno dei simboli d'innovazione, di sviluppo e di protezione dell'ambiente conforme alla Carta Europea del Turismo Compatibile (Europarc) a cui i due Parchi sono affiliati.
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L'ultima parte della convenzione mira ad assicurare la promozione di questi tre progetti: organizzazione di manifestazioni e colloqui di portata nazionale ed internazionale, realizzazione di supporti d'informazione da diffondere, comunicazione attraverso i media per suscitare l'implicazione del pubblico a favore dell'ambiente.
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Il Principato e la Fondation Albert II si sono impegnati, all'interno della convenzione, ad investire
1.015.000 euro in tre anni. Il Parco Nazionale del Mercantour ed il Parco Naturale Alpi Marittime si sono impegnati ad investire 3.189.000 euro.
Obiettivo di Italia e Francia, con l'appoggio di Monaco è di creare la prima struttura internazionale di gestione di uno spazio protetto.
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PARCO NAZIONALE DEL MERCANTOUR - PARCO NATURALE ALPI MARITTIME.
Il Parco del Mercantour è stato creato ufficialmente nel 1979. Si estende su due dipartimenti, 28 comuni, 68.500 ettari nella parte centrale e 136.500 ettari nella zona periferica. Divide con il Parco Alpi Marittime delle eccezioni naturali e culturali, dovute dal fatto che il massiccio dell'Argentera-Mercantour, che è comune ai due parchi, si trova in prossimità immediata del Mediterraneo. Questo massiccio fu diviso in due da una frontiera nel 1870.
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NOTA DI COLORE
Ammiratissima da tutti la ministra italiana Stefania Prestigiacomo, in un elegantissimo tailleur pantalone rosa fucsia, accompagnata nella sua brevissima sosta a Monaco, sotto una pioggia scrosciante, dall'ambasciatore italiano Mario Polverini. (Foto C.Gallo CPMC)
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